Gli anni senza Sarteano

Gli anni senza Sarteano

“… dopo venti o trent’anni si scopre che ciò che veramente conta è rimasto nel paesello natio.” (C.G.Jung, lettera a Herbert Read 17.10.1948. In C. G. Jung, Lettere, Vol 2 p.117).

“Se uno scritto rimane troppo tempo in fondo a un cassetto due son le cose: o lo cancelli o lo rendi visibile” (Cit.)

Circa l’inserimento di questo articolo sul blog avevo qualche perplessità. Mi sono dato una risposta rileggendo il testo di “Aggiungi un posto a tavola”.  Chiede DON SILVESTRO rivolgendosi a Dio: – “Nooo. Hai ragione e basta. Posso chiederti una cosa? Perché hai scelto proprio me? E perché proprio il mio paese?”, e dall’alto risponde DIO: – “E perché no?”

E così, senza naturalmente fare impropri e irriverenti paragoni, semplicemente mi sono chiesto perché mai avessi dovuto inserire il presente articolo sul blog mi sono dato anche la risposta “E perché no? “

Titolo curioso. Mi è ritornata in mente una vecchissima lezione, che illustrava come  dall’analisi  di un racconto relativo  ad una situazione di disagio e/o di conflitto si possano estrapolare alcune parole chiave o ricorrenti, e lavorando su queste si possa tentare fare un’analisi del racconto o anche si possa usare tale materiale per creare nuovi costrutti. La parola ricorrente, in questo caso,  appariva essere  “senza“, Ho scartato l’idea  di fare un’analisi ed ho optato per la seconda idea ovvero di promuovere altre riflessioni a partire dalla parola “senza” (ho molto semplificato, la storia è più complessa, ma la racconterò un’altra volta).

Dunque mi sono soffermato sulla parola “senza”, e dato che sono a Sarteano, che è anche il mio paese natio,  ho pensato di esaminare il tema “Senza Sarteano”, e per dare un limite alla disanima, ho pensato di  circoscrivere il tema a  “Gli anni  senza Sarteano“, ovviamente i miei.  Ecco come nasce il titolo. 

Qui parlerò della mia esperienza, ma “Anni senza Sarteano” riflettono una condizione di un significativo numero di persone. Si pensi ad esempio agli emigranti che dopo permanenza in altra città o addirittura all’estero, ritornano al paese. 

Se penso al momento dal quale mi sono allontanato dal paese al momento in cui ho cominciato a farci ritorno con una certa frequenza, con qualche approssimazione si può parlare di un lungo periodo ovvero dal 1962 al 2003. Già ci sarebbe tanto da raccontare  sui motivi del trasferimento a Siena prima e a Firenze poi. D’altronde ci sarebbe anche da parlare di come è quando ho cominciato a ritornare frequentemente Sarteano dal 2003 in avanti. Ma di ciò vale la pena parlarne a parte (mi rendo conto del limitatissimo pubblico a cui possa interessare, ma così è…).

Riflettendo  sulle parole assenza,  privazione,  mancanza di qualcosa viene a mente che più spesso si parla di qualcosa o di qualcuno, della sua  presenza, della sua importanza, del suo significato. 

In senso assoluto gli anni senza Sarteano… non esistono!

I primi anni senza Sarteano in realtà sono stati piuttosto degli anni in cui Sarteano c’era, ma esclusivamente o quasi, per il fine settimana e per le feste comandate e, naturalmente per le vacanze estive. É chiaro che il trascorrere degli anni, l’inizio di studi via via sempre più impegnativi, il lavoro, la scomparsa dei nonni, occorse rispettivamente nel 1971 e nel 1979,  hanno progressivamente ridotto le trasferte a Sarteano… 

I ritorni in paese durante le vacanze estive si sono protratti per diversi anni con una certa regolarità.

Un po’ di cronologia e di ricordi.

Da un appunto personale. “…il mio pensiero è andato al fatto che una volta, tanto tempo fa, ho visto una partita dell’Italia a Sarteano, all’ENAL. Quella volta vincemmo 6-1  contro la Finlandia. Era il 4 Novembre 1964. Ci eravamo trasferiti a Siena da pochissimo e probabilmente – il 4 Novembre era all’epoca giorno festivo – avevamo passato qualche giorno a Sarteano”. Proprio non so perché ho scritto questo appunto in un agenda nientemeno che del 1986. In ogni caso ha fatto comodo! Ricordo che ero con alcuni amici al bar dell’ACLI in piazza Bargagli, speso chiamata con la vecchia dizione Piazza d’Armi; la partita era trasmessa da un televisore allora in bianco e nero posto all’interno del bar e ogni volta che veniva segnato un goal si alzava un coro di urla dei presenti. Alla fine della partita seguì anche la fine della permanenza in paese e il ritorno a Siena. Situazioni come queste si ripetevano abbastanza spesso, e ogni ritorno al paese e successivo rientro a Siena erano accompagnati da una certa malinconia. Chissà che l’appunto del 1986 non sia stato preso, anche se non compare scritto, per sottolineare quello stato malinconico. Difficile dirlo.

Era Febbraio 1968 ed era Carnevale. Ho il ricordo di essere stato al Teatro Mascagni di Chiusi assieme a quattro amici di Sarteano – Pietro, Giorgio, Claudio, Moreno -con i quali avevo messo insieme un complessino. Con una certa emozione suonammo tre canzoni, di cui ricordo ancora i titoli: “Castelli di sabbia”, “Sha-la-la-la” e “Portami tante rose”. Una foto in bianco e nero testimonia l’evento e suggerisce una mia presenza in paese almeno nei week end dei mesi precedenti per le prove! Per la cronaca le prove si svolgevano in una cantina, o forse meglio definirlo fondo, situato in via dei Fiori, quella che collega piazza XXIV  Giugno con l’ultimo tratto di via Roma, quasi in piazza San Martino (in realtà un eccessivo sfoggio toponomastico superfluo e probabilmente noioso per i sarteanesi e poco utile per i “forestieri”). Curiosamente tanti anni dopo, nel 2019 presso lo stesso Teatro Mascagni é stato rappresentato uno spettacolo che parlava di chi nel 1968 era un adolescente. Fa un certo effetto pensare che proprio in quei locali, proprio nel 1968, proprio da adolescente, assieme ad altri coetanei mi trovavo su quel palco…  https://www.primapaginachiusi.it/2019/04/quando-sognavamo-la-california-sabato-al-mascagni-la-fotografia-di-una-generazione/

Giugno 1971, 26 per l’esattezza. Scompare mio nonno Pellegrino. Un momento triste, uno di quei momenti tristi in cui sono ritornato a Sarteano. Per i funerali. O come si dice in paese per il “Trasporto”.

Il momento di mio massimo distacco, di massima estraneità al paese, è rappresentato probabilmente da quanto avvenne agli inizi degli anni ‘70, ma posso essere ancora più preciso, o il 13 Maggio o il 2 Giugno del 1973. In entrambe le date ero stato testimone ad altrettanti matrimoni. Ebbene in uno di questi due giorni scendevo in auto da Radicofani in direzione di Chiusi, passando per Sarteano. Non ricordo per quale motivo, ma mi trovai a dover chiedere un’informazione rivolgendomi ad un gruppetto di tre persone. Almeno due sapevo bene chi fossero, ma vedendo che non mi avevano riconosciuto, non ebbi il coraggio di palesarmi. La cosa mi rattristò un po’ e pensai come fossi oramai considerato un estraneo, anzi, come si diceva allora, “un forestiero”! La “separazione” stava prevalendo sull’appartenenza”! Confesso che successivamente  ho anche preso in considerazione un diverso svolgimento dei fatti. Ovvero che i tre sarteanesi potrebbero anch’essi avermi riconosciuto e aver pensato “Mira chesto che ora sta a Firenze e mancocia’ ricononosciuti”. Chissà! Solo molti anni dopo ho avuto modo di approfondire il tema “Appartenenza e separazione” nel corso del “V Incontro degli Operatori dei Servizi Pubblici Sulla  Applicazione delle Tecniche Relazionali” che si è tenuto a Firenze, il 2 Febbraio 1991. Ho voluto mettere un richiamo bibliografico relativo agli Atti di tale Congresso di cui consiglio davvero la lettura.

Tornando a noi, quell’incontro con i sarteanesi mi fece molto pensare, ma non servì affatto a incrementare i ritorni al paese, che continuarono ad essere rari e legati per lo più a eventi importanti, matrimoni, malattie, scomparse.

Il mio rapporto con Sarteano é però continuato in qualche modo anche “a mezzo stampa” con Montepiesi, una rivista mensile che dal 1969 in avanti ha permesso di rimanere aggiornati sulle vicende paesane. Montepiesi purtroppo ha chiuso i battenti nel 2017. Molti, e io sono tra quelli, hanno un senso di grande riconoscenza verso il dottor Carlo Bologni, che con un  efficientissimo gruppo redazionale ha portato avanti l’iniziativa editoriale per quasi mezzo secolo. E ciò sarà anche occasione per ricordare alcune cose che mi legano a Montepiesi e quindi a Sarteano.

Accadde tra ottobre 74 e giugno 75, parola di Patrizia (mia compagna di scuola alle elementari a Sarteano). Ebbene in un giorno compreso in quel lasso di tempo, probabilmente un giorno invernale, mi trovavo in un cinema d’essai fiorentino. In quello stesso cinema era presente anche Patrizia che mi vide, anzi mi riconobbe, ma non riuscì a farsi notare (e poi dicono che i Sarteanesi sono sguaiati e urlano!). Certo che se fossimo stati in Piazza d’Armi  o “Suppelacosta” sarebbe stato diverso! Curioso pensare a due Sarteanesi in terra straniera che condividono uno stesso spazio, peraltro limitato, senza riuscire a incontrarsi! Un fatto per certi versi analogo, sempre in quegli anni avvenne in una città del nord, forse Cremona, ma non ne sono certo, poteva essere anche Crema dove avevamo conoscenze; sono certo invece che da un muretto che circondava un giardino rialzato rispetto al piano stradale dove mi trovavo con mio babbo, si levò una voce che rivolgendosi a noi urlando disse “Mettelodentrocheédisartiano!!!!”. Si trattava infatti di un amico del babbo, probabilmente un bancario. Seguirono abbracci e rituale caffè in un bar vicino con l’inevitabile chiacchierata sul tema: “Macchecifa’dasteparti?!”. Non ricordo cosa effettivamente ci facessimo a Cremona (o a Crema o in altra città del nord), ma ricordo il piacevole clima creatosi fra sarteanesi “fuori sede”. In tempi precedenti occasionali incontri tra sarteanesi fuor di Sarteano erano avvenuti a Grosseto dove incredibilmente entrando per sbaglio in un negozio sbattei contro un signore e naturalmente mi scusai. E una signora, la moglie dell’”investito” da dietro: “Unlovedi che è Roberto; ora se’ convinto, cieco di Sorrento, che chelli che avemo visto fori ereno Ilio e la Delia di Sartiano?!” (Ben scanditi come Iglio e Deglia!) Anche in questo caso ricordo il fatto, le parole, e anche l’espressione dei presenti, ma non chi fossero. Analoghi incontri a più riprese sono avvenuti a Siena alla Lizza alla fine degli anni sessanta con Argo e suo padre, con Archimede, con Carlo, Paola e il figlio Marco, e probabilmente con molti altri. Ma Siena é più vicina è statisticamente incontrare paesani era più facile. E forse allora “Un vale”. E “Un vale, anzi un conteno” neanche le visite di Enzo e Luciana perché piacevoli, ma non fortuite in quanto Patrizia, loro figlia e mia cugina, ha vissuto per un periodo a Firenze. Quello che vale di questi incontri, talora fugaci, talora più durevoli, è che sono sempre piacevoli momenti di condivisione e di rievocazione.

Accadde nel 1975. Questo che sto per dire, analogamente al precedente punto, è un “aleggiare sarteanese in Firenze”. Non so, anzi non ricordo, come venni a sapere che una sarteanese compariva in “Amici miei”, lo straordinario film di Monicelli. Si trattava di Maria Pia, mia compagna di scuola alle elementari in quel di Sarteano. Confesso che guardai il film con attenzione, ma non riuscii a riconoscerla. Più agevolmente il riconoscimento avvenne qualche anno dopo con l’avvento dei videoregistratori con fermo immagine.

197? Probabilmente 1976 o 1977. Inverno rigido, neve  a volontà. I parenti ci avvertono che la mia nonna materna è in gravissime condizioni. In realtà, le cose andarono meglio, in quanto superò la crisi e visse ancora diversi anni. Non so come arrivammo a Sarteano, forse in corriera da Firenze o forse in treno fino a Chiusi e poi in corriera a Sarteano. Ma altri diciotto chilometri ci dividevano da Radicofani dove vivevano la nonna e diversi zii. So invece come raggiungemmo Radicofani: accompagnati da Alfiero, storico ed esperto tassista (ma a Sarteano li chiamavano “autisti di piazza”). Fu un viaggio (pochi KM ma autentico viaggio) suggestivo; Neve sulla strada, neve ai lati della strada, fitti fiocchi sul parabrezza, tergicristalli sempre in funzione. Per strada, la bella 1400 bicolore – un grigio più chiaro e un grigio più scuro – di Alfiero  incedeva lenta, ma maestosa e sicura. Giungemmo a Radicofani nel cuore della notte senza aver incontrato neppure una macchina. Ricordo ancora che mio babbo e Alfiero strada facendo riassunsero vari decenni di vita sarteanese. Io ascoltavo con attenzione curiosità. Ricordo che Alfiero rievocò il film “Il Cristo proibito” di cui alcune scene vennero girate a Sarteano, tra cui una in casa sua.

1979, 3 Aprile scompare mia nonna Irma. Uno strano (forse non è l’attributo più giusto) destino mi lega alla sua scomparsa. Da una parte l’ho avuta vicina negli ultimi giorni essendo lei ricoverata a Firenze presso l’ospedale di Careggi, in un reparto assai vicino alla Clinica Medica da me frequentata all’epoca. Dall’altra non potei andare ai funerali a Sarteano in quanto fui colpito da un’influenza acuta con febbre alta. E a letto ben  coperto e imbottito di aspirina e vitamina C ebbi modo di riflettere su mia nonna e su Sarteano. E non poté non venirmi in mente che otto anni prima anche mio nonno era mancato e anche allora era ricoverato in un reparto di Careggi, anzi proprio lo stesso. Ma quella volta lo accompagnai. Ricordo che quella costrizione febbrile a letto fu occasione di pensare molto al mio paese e alle molte famiglie che come la mia si erano trasferite altrove. 

1980 Capodanno. Un capodanno “quasi” sarteanese. Inizio dell’anno e del decennio a Radicofani, con una tavolata al ristorante. A Radicofani e non a Sarteano in quanto i numerosi (allora numerosi oggi in larga parte scomparsi) parenti materni erano residenti proprio a Radicofani. In serata finalmente scendemmo a Sarteano e vedemmo con tristezza la casa in piazza oramai vuota e disabitata dopo la recente scomparsa di mia nonna.

1981, 15 Giugno Non posso non ricordare una delle mie prime esperienze congressuali, ed una in particolare, ovvero una comunicazione alla Riunione della Sezione Toscana della Società Italiana di Ematologia, svoltasi a Firenze, 15 giugno 1981. Non ero a Sarteano, ma amo ricordare la data in quanto la giornata fu presieduta da un illustrissimo  Sarteanese con la S maiuscola, il professor Pierluigi Rossi Ferrini. [S. Citi, R. Della Lena, F. Leoni: Analisi retrospettiva di 177 casi di LLC con particolare riguardo allo staging. Pubblicata su Haematologica Vol. 67, n.3, pag. 478 (1982).]

Nel 1989 un curioso e singolare ricordo su Sarteano: una finestra! Un ricordo per associazione di idee. Non una finestra qualsiasi, ma una finestra che si apriva su un muro. Una finestra all’interno dell’Ospedale  villa Basilevsky, uno dei presidi della Usl 10/E insieme all’ospedale Oftalmico e all’Ospedale Meyer. Ebbene quella finestra e il relativo affaccio assomigliavano davvero molto ad altra finestra e ad altro relativo affaccio della mia casa di Sarteano. In tutti e due i casi si trattava di finestre che affacciavano su una corte, ma quello che mi colpì era la straordinaria somiglianza delle venature causate dal tempo sul muro.

199? Data precisa incerta, sicuramente primi anni ‘90, probabilmente 1990 o 1991. Periodo invernale, una cena in casa di amici a Firenze nella zona di Campo di Marte. Come talora capita due persone originarie dello stesso paese, dopo essersi persi di vista,  dopo tanti anni si ritrovano inaspettatamente. Ovviamente il paese é Sarteano, uno due sarteanesi sono io, l’altro è Marco. Marco ha qualche anno più di me e anche lui come me vive a Firenze da molti anni. Fu una bella serata, ottima cucina, bella compagnia. Non sono certo invece che tutti abbiano trovato divertente la conversazione, praticamente monopolizzata da me e Marco. Gli astanti si sono dovuti sorbire la storia recente di Sarteano (e anche quella meno recente), biografie di persone e personaggi del borgo, ricostruzione di alberi genealogici, castello, Saracino, piscina e Bagno Santo e quant’altro. Cose che capitano quando due sarteanesi si ritrovano a parlare, come dice il titolo di questo articolo, degli “anni senza Sarteano”.

Aprile  1994. Montepiesi parla di me, o meglio di un articolo che ho reperito sulla Rivista Viesseux che parla di Tancredi Canonico e che ho inviato al dottor Bologni, che gentilmente ne ha dato notizia. La notizia compare anche nel numero di Gennaio 1995 e nel novembre 1998. Ancora, nel Maggio 1995 sempre su Montepiesi compare la segnalazione di  “Plausibili trilogie”, una mostra collettiva a cui partecipai con alcune fotografie tra le quali alcune vedute di Sarteano.

Nel 1997 sono tornato a Sarteano con alcuni amici fiorentini. Probabilmente é stato un flex point, probabilmente é da quel momento che é iniziato il mio riavvicinamento. Curioso e da citare che quegli stessi amici successivamente hanno trascorso le ferie a Sarteano per qualche anno. Una curiosità, il “Panspagna”.”Abbiamo del buon panspagna”.  Così ci disse chi ci servì al ristorante dove ci fermammo strada facendo.  Quello strano termine con cui era stato ribattezzato il Pan di Spagna ci divertì molto, trasformandosi in  una battuta destinata a diventare un tormentone. Questa storia ovviamente la capiranno solo i pochissimi che l’hanno vissuta e altri pochi a cui è stata raccontata.

Febbraio 1999 Montepiesi pubblica una foto dove sono ritratto in vicolo del Bell’occhio con Mauro Placidi e la Stefanina. La foto fu pubblicata in quanto spedita per email, pratica “pionieristica” allora ancora poco diffusa. Oggi invece è quasi una rarità ricevere una missiva manoscritta!

Di lì a poco si concretizzò un progetto per rimettere a posto la casa di famiglia, che pur essendo in più che buone condizioni, era stata pressoché disabitata per un lungo periodo.

Iniziò un lungo processo che tra progettazione, programmazione, preventivi, esecuzione dei lavori, si concluse nel 2003, anno in cui pur con le impalcature ancora presenti ricominciai a trascorrere a Sarteano periodi estivi significativi. Le impalcature furono tolte e negli anni successivi è sempre stata “confermata” la presenza a Sarteano nei fine settimana e durante una parte delle ferie estive. Il 2003 fu anche la scoperta della Tomba della Quadriga Infernale”, cosa che portò una certa popolarità a Sarteano. Vivevo come del resto adesso a Firenze, e non pochi colleghi e conoscenti, sapendomi sarteanese, mi chiedevano ragguagli e curiosità sull’evento.

Il 2003 è una sorta di spartiacque tra un prima e un poi. Il “prima” è quello che è sempre stato più o meno, come indica il titolo di questo scritto, “Senza Sarteano”. Il “poi” è un periodo che ha visto e vede la presenza a Sarteano più continuativa o comunque più frequente.

Nel 2007, un ritorno a Sarteano triste, il 21 settembre scompare mio padre a Firenze. Come da sua volontà viene fatto riposare a Sarteano. Da un punto di vista di rapporto con il paese siamo ancora nell’era di “Sarteano sì ma solo d’estate”. Sempre nel 2007 ricevo una mail da Patrizia, mia compagna di scuola alle elementari, anche lei allontanatasi da Sarteano e trasferitasi in Francia. Mi porta alla memoria lontani ricordi sarteanesi invitandomi a ritrovare gli amici di un tempo lontano. Peccato che Facebook pur nato nel 2004, non è ancora stato “inventato” in lingua italiana. Capisco che si va incontro a un futuro dove il passato tornerà a farsi vivo. E la storia continua…

E alla fine grazie a quella lezione che  mi ha riportato a quei vecchi insegnamenti secondo cui, attraverso la riformulazione, si può trasformare un disagio in una risorsa ovvero un “senza” in un “con”.

Letture e siti

BANDINI D: MEMORIE PICCOLOMINEE IN SARTEANO, “Bollettino Senese di Storia Patria, Terza Serie – Anno I X – 1950

Minetti A.: La tomba della Quadriga Infernale di Sarteano. STUDI ETRUSCHI VOL. LXX – MMIV – (SERIE III)

“QUANDO SOGNAVAMO LA CALIFORNIA”, SABATO 4 AL MASCAGNI LA FOTOGRAFIA DI UNA GENERAZIONE. DOCUMENTO WEB Visto e letto 16 Agosto 2023

Attività del Gruppo Donatello 2023 (Periodo Giugno-Dicembre)

Attività del Gruppo Donatello e dei Donatelliani 2023 (Giugno Dicembre)

Negli articoli precedenti sulle attività del Gruppo Donatello (vedi link in fondo a questo testo) venivano essenzialmente riferiti gli eventi svolti nella sede “storica” di via degli Artisti. Al momento, il Gruppo Donatello è “Fuori sede” (modo creativo di dire SENZA sede!), e vengono qui citati eventi che hanno visto il Donatello o i singoli Donatelliani protagonisti presso istituzioni che hanno dato ospitalità permettendo di continuare a vivere ad un’associazione che esiste da oltre settanta anni e che si spera possa viverne altrettanti superando questo difficile momento, e sperando soprattutto di trovare una nuova sede. Un anno brutto il 2023, non c’è dubbio; un anno contrassegnato da numerose avversità, dalla ricordata perdita della sede, all’essere venute a mancare persone significative (che dovranno essere celebrate e ricordate in modo adeguato), alla presentazione di dimissioni impreviste e inaspettate. E’ poi cosa recente, tanto per non farsi mancare nulla, è andato parzialmente perso il nostro indirizzario; faticosamente lo stiamo ricostruendo. Una situazione seria, spiacevole, difficile, a cui i Donatelliani hanno cercato e cercano di reagire con coraggio, ma che mette davvero alla prova!

Sulla volontà di riprendere, o almeno di non soccombere, si veda il Catalogo della Mostra in Piazza 2023, che in realtà si è svolta a Villa Arrivabene. Un catalogo diverso rispetto ai precedenti ricco di disegni sul tema della difficile situazione in corso, disegni emblematici spesso accompagnati da testi altrettanto emblematici. Si veda in questo blog “Un catalogo anomalo, ovvero un’idea geniale

Ma veniamo alle attività svolte. I numeri parlano chiaro. Pochissime e “Fuori sede” le Mostre organizzate dal Gruppo Donatello; si noti che non è stata svolta neppure la tradizionale Mostra di Natale! Ecco dunque che vengono qui ricordate accanto alle poche manifestazioni sotto l’egida del Gruppo, una serie di esperienze artistiche di singoli Donatelliani cimentatisi in personali organizzate da altre istituzioni o in partecipazione a collettive esterne.

2-20 Giugno – “ARTISTI A VILLA CUTURI” Massa Marittima con la partecipazione dei Dionatelliani Giampaolo Beltrame, Anna Cecchetti, Simone Olivia Moritz e Cinzia Pistolesi. A cura di Lucia Raveggi, Presentazione di Lodovico Gierut.

10 Giugno 2023. Collocato al Palagio di parte Guelfa un quadro di Anna Cecchetti che raffigura l’illustre fiorentino Luciano Artusi, per anni direttore del Corteo Storico della Repubblica. (Riferimenti bibliografici. JACOPO CHIOSTRI: Il fiorentino doc Luciano Artusi nel ritratto della nota pittrice Anna Cecchetti collocato al Palagio di Parte Guelfa. LA TOSCANA NUOVA – LUGLIO-AGOSTO 2023)

10 Giugno 2023 Inaugurazione della mostra personale di Fiorenzo Toniutti “RITRATTO DI CITTÀ” con la partecipazione della poetessa Lucia Succi, Sala dell’Affresco del Comune, Signa.

10 Giugno 2023 PREMIO INTERNAZIONALE D’ARTE “MICHELANGELO”, PALAZZO PANCIATICHI XIMENES D’ARAGONA, Firenze. Tra i partecipanti i Donatelliani Anna Maria Calamandrei Santi e Giampaolo Beltrame.

10-25 Giugno – “INFERNO A CAMPALDINO” Mostra Concorso Campaldino 1289-II Edizione, Poppi (Arezzo). Assegnato il 2° PREMIO al Donatelliano Giampaolo Beltrame.

17 Giugno 2023 Inaugurazione della Mostra personale di SERGIO RINALDELLI GIARDINI BAROCCHI“. La mostra ha avuto il significato di omaggio alla scrittrice Cristina Campo (1923-1977) nel Centenario della nascita. La Mostra si è svolta nei locali della Certosa di Firenze con presentazione di Carmelo Mezzasalma. Interventi musicali a cura della Tuscan Chamber Orchestra hanno arricchito la manifestazione.

17 Giugno 2023 Mostra Collettiva “I COLORI D’ESTATE” – SOCIETA’ BELLE ARTI CIRCOLO DEGLI ARTISTI, Firenze. Tra i partecipanti i Donatelliani Anna Maria Calamandrei Santi e Giampaolo Beltrame.

27 Giugno 2023 “LII MOSTRA ALL’APERTO “DELUSI AMAREGGIATI MA DETERMINATI” 27 Giugno 2023 Villa Arrivabene. Una motivazione fondamentale: perché la storia non finisca…nonostante tutto! (Riferimenti bibliografici. Catalogo della Mostra Gruppo DONATELLO LII MOSTRA ALL’APERTO).

26 Luglio 2023 Inaugurata la mostra personale di Anna Cecchetti “Donna: Arte e Vita di Anna Cecchetti 60° artistico – Pittura e Scultura” presso lo Spazio espositivo C.A. Ciampi, Palazzo del Pegaso, via de’ Pucci 16, Firenze. Saluto di Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana. Intervento critico di Federico Napoli. (Riferimenti bibliografici. Federico Napoli: Anna Cecchetti Sessant’anni d’arte festeggiati lo scorso luglio al Palazzo del Pegaso con una mostra presentata dal presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, La Toscana Nuova, n.9, Settembre 2023, pag 21.)

Luglio 2023. Mostra personale di Simone Olivia Moritz, The Florence Academy of Art

6 Agosto 2023 Presso la GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA PALAZZO GIORGI POPPI (Arezzo) inaugurata la mostra “CONVERGENZE TEMPORALI NEL MONDO DELL’ARTE” Copie d’autore e pittura personale di GIAMPAOLO BELTRAME, . (Riferimenti bibliografici “Convergenze temporali nel mondo dell’arte”, in mostra le opere di Giampaolo Beltrame https://www.arezzonotizie.it/eventi/mostre/convergenze-temporali-giampaolo-beltrame.html documento WEB visto e letto 24 12 2023)

Agosto 2023 – Donazione del dipinto “TRINITA‘” di Giampaolo Beltrame al MONASTERO DELLA SS. TRINITA’, suore Camaldolesi – Poppi (Arezzo)

Mercoledi 9 agosto Presentazione del libro di Anna Maria Moschetta «IMPRESSIONI D’ABRUZZO »Interventi di Terzio Di Carlo e Pasqualino Del Cimmuto, PINACOTECA PATINIANA, Castel di Sangro

2 Settembre 2023 Mostra di Arte Contemporanea presso la Basilica dellaSS. Annunziata * Chiostro Grande p.zza della SS. Annunziata . Oltre cinquanta Artisti, tra loro i Donatelliani: GIAMPAOLO BELTRAME, ANNA CECCHETTI, ROBERTO LORETO, SIMONE OLIVIA MORITZ, CINZIA PISTOLESI, ROMANO SESTITO.

20 Settembre 2023 “DOLCI COSTE ASPRE SCOGLIERE” Mostra personale di Elisabetta Weber, 20 – 30 settembre 2023 Biblioteca Comunale via di Belmonte, 38 – Ponte a Niccheri. Inaugurata il 20 settembre 2023. Saluto istituzionale di Eleonora François, Assessora alle Politiche Culturali e alla Biblioteca, intervento critico di Barbara Santoro. (Riferimenti bibliografici. Barbara Santoro: Elisabetta Weber, La Toscana Nuova, n.9, Ottobre 2023, pag 56.)

21 Settembre 2023 Presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze Presentazione del libro Antonio Bueno C’EST DONC ÇA, L’ITALIE?: DIARIO D’ARTISTA” Milano, Mondadori, 2018. Prefazione di Philippe Daverio. Interventi: Isabella Bueno, Luca Faldi Direttore della Biblioteca Marucelliana, Ugo Barlozzetti Presidente Gruppo Donatello Firenze, Jacopo Chiostri Giornalista, Pamela Giorgi Ricercatrice INDIRE, Maria Beatrice Sanfilippo, Biblioteca Marucelliana

21 Settembre 2023 VILLA ARRIVABENE – Q2 Piazza Alberti 1a. – 50136 Firenze. Inaugurazione della Mostra “Gioielli … ecosostenibili’ di PATRIZIA PEPE’. Patrizia, che è anche una bravissima disegnatrice e illustratrice, ha presentato una singolare collezione di bigiotteria, per uso di materiali unica nel suo genere. In attesa di riaprire in una nuova sede, il Donatello vuole mantenere viva la propria attività espositiva e culturale chiedendo ospitalità a realtà amiche, come Villa Arrivabene, sede del Quartiere 2.

22 Settembre 2023 SILVIA SERAFINI MOSTRA PERSONALE Inaugurata il 22 Settembre presso l’Educandato Statale SS Annunziata Piazzale del Poggio Imperiale, 1 Firenze

23-24 Settembre 2023 Partecipazione del Gruppo Donatello alle attività della FESTA DELLA CULTURA AL QUARTIERE 2 . Nella sala Libero Beghi sono state esposte opere di artisti del Gruppo Donatello

23 settembre – 21 ottobre “XVI PREMIO NAZIONALE DI PITTURA “CITTA’ DI CIVITELLA” Al dipinto “LA RESA” del Donatelliano Giampaolo Beltrame è stato assegnato il 2° PREMIO ed è stato introdotto permanentemente nel MUSEO DI CIVITELLA VALDICHIANA 

28 Settembre 2023 Mostra Personale di Simone Olivia Moritz nell’ambito del “Bacco Artigiano”, Rufina (FI)

30 Settembre 2023 Collettiva CNA “Artigianato è Arte“, Firenze. Partecipazione di trenta artisti tra i quali i donatelliani Anna Maria Maremmi, Giampaolo Beltrame, Anna Maria Calamandrei Santi. (Riferimenti bibliografici. Amistà Francesco: Signa come Pietrasanta: all’ombra dei cappelli, l’arte invade il Museo della Paglia, Giornale del Bisenzio 13 Ottobre 2023, pag 10).

7 Ottobre 2023 Inaugurazione della mostra personale di Guido Del FungoDialogare. Giornata dell’Arte Contemporanea“. Via dei Bentaccordi 6, Firenze.

10 Ottobre 2023 “LIVING IMPRINT – IMPRONTA VIVENTE” Performance di CARLO MALTESE, Galleria Immaginaria, VIA GUELFA 22 A/R, FIRENZE.

14 Ottobre 2023 “Evoluzione” Mostra personale di pitture e ceramiche di Filippo Cianfanelli, Fiesole piazza Mino 1, presso la Sala Toniolo del Seminario Vescovile. Bellissima mostra di Filippo che accanto alla tradizionale produzione figurativa, ha presentato ceramiche ed anche alcune pitture astratte su tele di grosso formato.

20 Ottobre 2023 Assemblea dei Soci. Pochissime parole. Può essere definita l’Assemblea della tristezza per essere senza sede, che, inutile sottolinearlo, ha creato smarrimento tra i soci. Con l’auspicio che il futuro sia migliore.

Sabato 21 ottobre 2023 Biblioteca delle Oblate Sala storica Dino Campana, Presentazione libro “Io e Marco” (Effigi Edizioni) di Lucia Bruni – Karim Pennazzato Kaddouri. Interventi Elisabetta De Troja, Università di Firenze Rosalia Manno, Archivio per la Memoria e la Scrittura delle Donne, A. Contini Bonacossi. Sono state presenti attivamente con gli autori Sandra Ajello, scultrice Fiorella Nuti, pittrice con le loro opere dedicate al libro in oggetto.

26 Ottobre 2023 La Camerata dei poeti – 2a Tornata del 94° anno accademico. Sala Sibilla Aleramo Biblioteca Oblate, Via dell’Oriuolo, 24 Firenze. Reading poetico dei soci della Camerata dei Poeti. Letture dalle “Confessioni di S. Agostino” a cura di Annamaria De Vito e Filippo Frittelli. Sororità tra le arti a cura di Silvia Ranzi. All’Arpa Annamaria De Vito. Opere dell’artista donatelliano Paolo Vannini.

28 Ottobre 2023 Presso l’ASSOCIAZIONE CULTURALE “F. Paolieri” Via della Croce, 39-IMPRUNETA presentazione del CORSO DI PITTURA AD OLIO a cura del donatelliano prof. GIAMPAOLO BELTRAME

Novembre 2023. Nel fascicolo di Novembre de “La Toscana nuova” compare un articolo a firma Lucia Raveggi, riguardante “Le liriche di Anna Maria Moschetta“. Anna Maria è anche musicista e pittrice, ed è naturalmente una Donatelliana.

3 Novembre 2023 – 7 Novembre 2023, Fortezza da Basso. ART BLEND 2023, International Exhibition of Contemporary Art. Mostra collettiva con opere di 260 artisti giapponesi e 50 artisti fiorentini tra cui i Donatelliani Giovanni Giusti e Carlo Maltese. (Riferimenti bibliografici. Barbara Santoro: Art Blend 2023, La Toscana Nuova, Dicembre 2023, pag 47.)

8 Novembre 2023 Riunione di Consiglio del Gruppo Donatello. Proposte, progetti, riflessioni, ma la priorità è sempre la solita: trovare una nuova sede!

13 Novembre 2023, Firenze – Taverna degli Artisti – Via Artisti 22/r. Nell’ambito della manifestazione “Cena degli Artisti” che si svolge mensilmente e organizzata da Giuseppe Pinzauti da oltre dieci anni, è stata inaugurata la mostra di Annamaria Maremmi e Angela Lucarini – vernissage con cena. Introduzione di Giuseppe Pinzauti, intervento critico e interviste alle artiste del giornalista Jacopo Chiostri. Sia Giuseppe che Jacopo hanno ricordato la preziosa figura di Fabrizio Borghini recentemente e troppo presto scomparso.

26 Novembre 2023 INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA DI ARTE SACRA IN MEMORIA DI Fabrizio Borghini organizzata da TOSCANA CULTURA a cura di Lucia Raveggi. presso Parrocchia di Santa Maria a Novoli, Oratorio della Compagnia dell’Assunta, Via Lippi e Macia Intervento critico di Jacopo Chiostri. Moltissimi espositori tra cui le Donatelliane PATRIZIA GABELLINI e SIMONE OLIVIA MORITZ.

Dicembre 2023 – Donazione del dipinto “L’INIZIO DEL TUTTO” del Donatelliano Giampaolo Beltrame alla CASA FAMIGLIA – Congregazione Suore Passionista di San Paolo della Croce, Signa (Firenze).

Dicembre 2023 . Per la prima volta dopo tanti anni (a parte l’anno della pandemia 2020) la Mostra di Natale NON ha avuto luogo! Tristezza!

6 Dicembre 2023 Villa Arrivabene. Inaugurazione del Presepe con sagome a grandezza naturale di personaggi tradizionali, di personalità, di gente di tutti i giorni. Le sagome sono state eseguite dagli artisti del Gruppo Donatello.

9 DICEMBRE 2023 “NATURA OFFESA” Inaugurazione venerdì 9 dicembre alla libreria Gioberti
Mostra di grafica di Enrico BANDELLI e Gianni OLIVETI che hanno disegni, acqueforti e litografie nelle varie tematiche in difesa dell’ambiente che i due artisti hanno portato all’attenzione del pubblico fin dai primi anni ‘70, quando il problema della conservazione dell’ambiente e della necessità di una conversione ecologica non era ancora presente. La mostra fa parte di un continuum espositivo svolto in tanti anni e in tante sedi. Si veda ad esempio “Cassandre moleste” ovvero quando non veniva in mente . Sono intervenuti l’Assessore al Comune di Firenze Maria Federica Giuliani è il Presidente della Regione Eugenio Giani.


13 dicembre 2023 VIII GIORNATA DI DONATELLO. Convegno sul tema: Donatello maestro del Rinascimento. Teatro della Pergola Sala delle Colonne. Programma: Saluti di benvenuto Assessore Maria Federica Giuliani, Organizzazione e personale, patrimonio non abitativo, efficienza amministrativa, rapporti con le confessioni religiose, cultura della memoria e della legalità, toponomasticaCoordinatore: Prof. Arch. Francesco Bandini, Archeologo Biblico Presidente Emerito del Gruppo Donatello “Il mito di Sisifo”Relatori: Prof. Cristina Acidini , Presidente Accademia delle Arti del Disegno “La scultura pubblica a Firenze, antica e nobile tradizione”Prof. Mons. Timothy Verdon, Direttore Museo dell’Opera del Duomo “Donatello e il concetto rinascimentale di statua virile”Dott. Giuliana Castellani Koch, autrice del documentario: “Donatello maestro del rinascimento” con proiezion

Mercoledì 13 dicembre 2023. Cripta della Basilica Laurenziana. Omaggio degli artisti fiorentini alla tomba di Donatello, alla presenza del Gonfalone della città di Firenze, di Mons. Marco Domenico Viola, delle autorità civili e religiose e degli artisti del Gruppo. Lettura ad opera del Prof. Francesco Bandini di brani dalle «Vite» di Giorgio Vasari, nei quali viene descritta la morte di Donatello. Proclamazione del Premio Donatello 2023 assegnato a Cristina Acidini Presidente Accademia delle Arti del Disegno e Presidente Opera di Santa Croce. La cerimonia si è conclusa con la deposizione della corona del Comune di Firenze e delle tradizionali ghirlande simbolo delle tre Arti Maggiori da parte degli artisti del Gruppo Donatello.

Mercoledì 13 dicembre 2023 Caffé Gilli, Piazza della Repubblica, Cerimonia riservata agli artisti del Gruppo Donatello. Consegnata a Cristina Acidini la «Pisanelliana» in bronzo modellata dallo scultore Silvano Porcinai. La “pisanelliana” trae il nome e l’origine dagli esempi forniti appunto dal Pisanello, riconosciuto come uno dei più grandi medaglisti, che fu il primo a reinventare il genere come lo concepiamo ancora oggi: il ritratto di un personaggio sul recto e la sua’impresa simbolica al verso.
Le sue medaglie, eseguite nella prima metà del ’400 per casate quali i Gonzaga, gli Sforza, gli Este, i Malatesta, i Visconti, gli Aragona, misurano fra 8 e 11 centimetri di diametro. Le medaglie dei Premi Donatello sono realizzate in cinque esemplari, uno dei quali viene accolto nella collezione del Museo Nazionale del Bargello

14 Dicembre presentazione della scultura “Due morsi alla mela” di Lea Monetti presso il LOGGIATO DELPALAZZO COMUNALE P.zza Duomo n.1,Grosseto L’opera rimarrà esposta fino a 18 Febbraio 2024 Con la collaborazione della Città di Grosseto.

16 Dicembre 2023 Inaugurazione Presepe Banca di Cambiano Tra le nuove sagome di quest’anno Papa Francesco sorretto da San Francesco eseguita da Gianni Oliveti. Alla cerimonia, con il direttore generale della Banca di Cambiano Francesco Bosio, presenti l’assessora Maria Federica Giuliani e gli artisti del gruppo Donatello. Presente anche Monsignor Marco Viola che ha concluso la manifestazione impartendo la benedizione.

16 Dicembre 2023 SOCIETÀ DELLE BELLE ARTI CIRCOLO DEGLI ARTISTI “CASA DI DANTE” INAUGURAZIONE MOSTRA “CALEIDOSCOPIO” RASSEGNA DI FINE ANNO DEI SOCI.

17 Dicembre 2023 SPAZIO ESPOSITIVO di JOANNA ASTON VIA SAN ZANOBI, 45/R Collettiva di Natale 2023 in memoria di Fabrizio Borghini. Oltre trenta opere esposte, tra le quali quelle di vari Donatelliani: ANNA MARIA CALAMANDREI SANTI, PATRIZIA GABELLINI, ROBERTO LORETO, SIMONE OLIVIA MORITZ, CINZIA PISTOLESI , ROMANO SESTITO, MIMMA DI STEFANO.

19 Dicembre 2023 L’Associazione “GLI ABRUZZESI A FIRENZE” presieduta dalla Donatelliana Anna Maria Moschetta haorganizzato presso Villa Arrivabene Firenze, con la collaborazione di “ASSOCIAZIONE CULTURALE SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE”, la giornata “ABRUZZO CHE SCRIVE “TOSCANA CHE CANTA” durante la quale è stato presentato il LIBRO “IL VOLO DEL MIO ESSERE” DI PIETRO DI CRISTOFARO. Documentazione video della giornata

20 Dicembre 2023 Mostra Collettiva degli artisti dell’antica Compagnia del Paiolo presso lo spazio  espositivo C.A.Ciampi, Palazzo del Pegaso.Consiglio Regionale della Toscana. Tra gli Artisti partecipanti anche vari Donatelliani:   Igina Biriaco, Mauro Boninsegni, Filippo Cianfanelli, Elisabetta Collini,    Paola Imposimato, Carlo Maltese, Anna Mercati, Lea Monetti.

Si chiude così il 2023, un anno durante il quale, artisticamente parlando, il Gruppo Donatello ha dovuto mirare non alla crescita, come avveniva oramai da tempo, ma alla sopravvivenza. Speriamo in un migliore 2024.

Prossimamente Gruppo Donatello e singoli Donatelliani:

  • 20 GENNAIO 2024, nella stanza della cultura “LA MINERVINA”, presso i locali del “PRIVÉ per tutti” – in VIA DELLA FORNACE 9 a FIRENZE, inaugurazione della mostra “BLOOD RED WARS”, Ventuno opere realizzate dall’artista BEPPE PIANO
  • 1 Marzo 2024 Inaugurazione della Mostra di Elisabetta Weber e Angiolo Benedetti “IL FASCINO DEL VERO” presso GALLERIA OLMASTRONI, Palazzo Patrizi, via di Città, 75 -SIENA. Presentazione di Ugo Barlozzetti
  • 26 Marzo 2024 SOCIETA DELLE BELLE ARTI CIRCOLO DEGLI ARTISTI “CASA DI DANTE” 26 MARZO 2024. INAUGURATA LA MOSTRA PERSONALE DI PATRIZIA GABELLINI “VIAGGIARE CON LA PENNA…”
  • 6 APRILE 2024 Presso la SOCIETÀ DELLE BELLE ARTI CIRCOLO DEGLI ARTISTI “CASA DI DANTE”, INAUGURATA LA MOSTRA PERSONALE DI ANNA CECCHETTI “SESSANTA ANNI DI ATTIVITÀ ARTISTICA”, GRAFICA, SCULTURA, OPERE IN PELLE, INTERVENTO CRITICO DI FEDERICO NAPOLI.
  • 6 Aprile 2024 Inaugurazione della Mostra personale di Giusi Naletto “L’ombra verde” presso White Space – Calle Legrenzi, 20, Venezia Mestre.
  • IL SACRO NELL’ARTE XX Edizione Convento Ss Annunziata Firenze 6 Aprile 2024. Ha partecipato la donatelliana Carla Arfaioli.

LINK PER UNA STORIA (QUASI) COMPLETA DEL GRUPPO DONATELLO

(All’interno del Blog “Accomandia Serener Tersete” http://robertodellalena.altervista.org/

Attività anteriore al 2012 (dal 1949 al 2012):

l’attività 2012  http://robertodellalena.altervista.org/gruppo-donatello-attivita-2012/

l’attività 2013 http://robertodellalena.altervista.org/gruppo-donatello-attivita-2013/

l’attività 2014 
l’attività 2015 
l’attività  2016 
l’attività  2017 

l’attività 2018 

l’attività 2019 http://robertodellalena.altervista.org/attivita-del-gruppo-donatello-2019/

l’attività 2020 http://robertodellalena.altervista.org/attivita-del-gruppo-donatello-2020/

l’attività 2021 http://robertodellalena.altervista.org/attivita-del-gruppo-donatello-2021/

ATTIVITÀ DEL GRUPPO DONATELLO 2022 e inizio 2023 http://robertodellalena.altervista.org/attivita-del-gruppo-donatello-2022-e-inizio-2023/

Attività di fine anno 2022

Appunti donatelliani a margine di un anno difficile

Un catalogo anomalo ovvero un’idea geniale