“Pigliàpuntidaccasaunaprezzo”

“Pigliàpuntidaccasaunaprezzo” – omaggio gergale – ovvero acquisire crediti formativi seguendo un corso on line non ha prezzo. Davvero, è un’esperienza interessante, molto  interessante. Poco importa qui parlare dell’argomento trattato e del nome dei relatori. Altri spazi saranno dedicati a riassunti e recensioni. Qui preme più parlare specificamente dello strumento. Siamo in fase preliminare, iniziale.  I relatori sono in Firenze, gli uditori, tra cui io, sono trentasette, probabilmente collegati da mezza Italia, forse qualcuno anche dall’estero. Molti “ci mettono la faccia“, altri sono collegati solo con l’audio (ma magari non è per nascondersi, ma solo alleggerire la connessione). Anche io. Un’altra consistente quota di partecipanti invece preferisce seguire il corso oscurando la propria immagine, quindi senza farsi vedere. Forse solo per comodità o per discrezione, a ancora più banalmente per risparmiare la batteria. Nel frattempo i partecipanti sono un po’ calati, sono adesso 33.  Si va praticamente a incominciare. I relatori stanno evidentemente in ambiente con aria condizionata, un paio hanno anche la giacca. A tale proposito mi viene in mente tanto tempo fa un convegno a San Salvi agli inizi degli anni ’90 in un torrido  luglio fiorentino. Due erano gli organizzatori: io ed Enrico; il convegno andò piuttosto bene e alla fine ricevemmo da una importante genetista un bellissimo complimento: “Un applauso a Roberto e ad Enrico, che hanno fatto un bel lavoro, e che non si sono mai tolta la giacca!“. Lo ricordo con piacere ancora oggi.

Certo allora non si poteva immaginare che una trentina di anni dopo avremmo seguito congressi da casa e anche partecipato attivamente a discussioni e perfino posto domande ai relatori.

Ma adesso si inizia quindi arrivederci.
A presto!

 

Un giorno, oggi un secolo fa

Otto settembre 2020. Parafrasando “If 28” coniato nel 1970 e poi non rivelatosi esatto, oggi 8 Settembre 2020 potrei dire “If 100“, e in questo caso la matematica è corretta. Dunque 100, anzi CENTO, che è un traguardo pur raggiungibile, ancor oggi da pochi raggiunto. Nel caso in oggetto la quota fu ottantasette con un percorso giunto al capolinea nel 2007, anche quella volta in settembre, il 21; un passaggio avvenuto in occasione di un altro passaggio, quello dall’estate all’autunno. I numeri sono naturalmente anni. Il viaggiatore era un pensionato, ex mobiliere titolare di una ditta in quel di Poggibonsi dagli anni ’70 in avanti, ex impiegato dell’Ufficio del Registro negli anni ’60, ma soprattutto era mio babbo.

Auguri babbo ovunque tu sia!

Ilio Della Lena (Sarteano 8 Settembre 1920 – Firenze 21 Settembre 2007)

Otto libri. Otto libri come? Otto libri punto!

Otto libri. Otto libri come? Otto libri punto!

Otto libri in un piccolo scaffale. Probabilmente lì da anni. Anzi sicuramente! Probabilmente traslati negli anni da casa a casa. Libri “vittime inconsapevoli” di spostamenti da una stanza all’altra della casa e di traslochi da un’abitazione all’altra. Ora qui, otto insieme, legati semplicemente dal fatto di essere uno accanto all’altro in uno scaffale, un piccolo scaffale di una seconda casa. Libri per qualche verso anche fortunati, scampati al macero e alle pattumiere. Chissà che qualche volta non ci siano anche passati vicino e qualche mano provvidenziale abbia loro risparmiato l’estinzione! Bello rivedere questi libri, forse rileggerne qualcuno, in ogni caso ricordarne qualche episodio e ricordare anche qualcosa della vita che al tempo della lettura di  quei libri rimanda.

Il primo è del 1974! Il titolo: “Il pianeta dei superstiti” di Damon Knight, della collana di fantascienza Urania edita da Mondadori (a voler esser pignoli trattasi di Urania, 31.3.1974, n. 641I Capolavori, ristampa). A prescindere dal contenuto del libro, la parola superstiti non può non far venire in mente lo stato dei libri ritrovati descritti poco sopra! I superstiti del libro sono invece abitanti della terra confinati in un pianeta lontano, un esilio assai particolare! Notevoli le copertine della serie Urania, come del resto quelle dei Gialli Mondadori (e per associazione di idee quelle della Domenica del Corriere! Ma questo è un altro discorso!). La copertina del Pianeta dei superstiti ove sono raffigurati due astronauti e una navicella spaziale in chissà quale punto dell’universo, è stata realizzata da un famoso grande disegnatore olandese: Karel Thole. Infine la vicenda personale; questo libro è collocabile al tempo dei miei studi universitari, probabilmente acquistato per avere un diversivo di lettura in un periodo in cui leggevo quasi esclusivamente libri di patologia generale e appunti di lezioni.

Subito dopo un libro  della collana Best Sellers Mondadori. E’ il numero 89, il titolo è “Storia della filosofia greca” che immediatamente suggerisce l’Autore che, naturalmente è Luciano De Crescenzo. Notevole studioso e straordinario narratore, Luciano De Crescenzo racconta la filosofia in maniera appassionante e accattivante. Che bello sarebbe stato aver letto tale libro contemporaneamente allo studio della materia negli anni liceali! Ma come diceva la mia nonna “Non è che siamo vecchi, è che siamo nati prima“.

Ed accanto al testo filosofico di  De Crescenzo – scelta editoriale vuole che la descrizione dei testi reperiti segua rigidamente l’ordine con cui si trovavano nello scaffale da sinistra a destra – un qualcosa di assai diverso: un volume di raccolta di atti congressuali, più precisamente degli Aggiornamenti annuali della società italiana di Pediatria. Una data ormai lontana, il 9 novembre 1995, e una, come talora recitano testi turistici, ridente cittadina toscana, cioè Pietrasanta. Di questa pubblicazione ricordo due cose, la presenza di due articoli di cui sono coautore, la giornata congressuale a Pietrasanta all’interno della sede congressuale e per le vie del paese durante la pausa. Troppi in nomi di amici e colleghi, meglio non farne neanche uno per evitare antipatiche omissioni. Invece posso individuare tipologie: innanzitutto il ricordo di molti non più tra noi, poi quelli che erano alle prime armi ed oggi sono affermati dirigenti ospedalieri e universitari, specializzandi allora poco più o poco meno che trentenni oggi non lontani dal pensionamento. Scorri le pagine e trovi il nome di quel collega che non ti veniva in mente, di temi oggi comuni ma allora antesignani, di persone che dopo tanto incontri ad un convegno e poi per anni non rivedrai. L’Università prima, il lavoro poi, ti fanno incontrare e poi ti dividono, i congressi servono anche a ritrovarsi.

Il libro numero quattro è un testo scolastico, il titolo “Gesù è la vita” e l’Autore “Fr. Agilberto” (al secolo Tommaso Gatti) non creano dubbi circa la materia trattata! Edito nel 1961 e ristampato più volte e in uso alle scuole medie. Il prezzo di copertina settecento lire.

Un indice, quello del quinto libro in esame,  presenta in sequenza: Medioevo, Rinascimento e Barocco, Illuminismo, Preromanticismo. Detto così non è immediato capire di cosa si tratta. Potrebbe essere storia, filosofia, arte o quant’altro. E’ in realtà un’antologia. Il primo volume (di due) dell’Antologia delle letterature straniere. Gli autori Mario Praz ed Ettore Lo Gatto. Due grandi studiosi, ma a quanto ricordo, degli autori dei libri e del loro curriculum poco si parlava. Si noti che l’avvertenza ai lettori all’inizio del testo a firma degli autori è datata 1946, mentre l’anno di edizione è il 1968. Quest’ultima data suggerisce che il testo sia stato adottato per affiancare lo studio della lingua straniera, durante le ultime classi del liceo; verosimilmente la terza, considerando che l’opera è in due volumi e quello qui descritto è il primo.

Vicino al precedente ma lontanissimo per genere e contenuti un piccolo libro, un giallo, in rete descritto come ascrivibile alla “narrativa britannica”, di Pierre Audemars, “Un marito di troppo” edito nel 1963! Tre scimmiette gialle su fondo nero in copertina, che evidentemente connotavano la serie. In terza pagina infatti la stessa immagine in formato più piccolo è accompagnata dalla dizione “Serie gialla 260”. la cancellatura del prezzo in terza di copertina suggerisce che sia stato all’epoca donato. Il protagonista è l’investigatore Pinaud.

Ancora mutamenti. Un libro scolastico: “Natura prodigiosa” di Giuseppe Scortecci. Edito da Lattes nel 1968. Natura Prodigiosa comprendeva due volumi; il primo relativo a Zoologia e botanica descrittiva; un secondo volume – quello in mio possesso qui descritto – che tratta invece argomenti di Biologia e di Igiene. Molto probabilmente il testo veniva usato per gli ultimo tre anni del liceo. E probabilmente, per trasferimento familiare  avendo io frequentato la terza superiore inizialmente a Siena e per  la parte finale a Firenze devo averlo forse sostituito con un altro in uso nella nuova scuola. Non mi è chiaro, o meglio non ricordo, la distribuzione degli insegnamenti Scienze naturali, chimica e geografia astronomica, verosimilmente svolti da un unico insegnante.

Infine, come abbiamo visto, solo in ordine di scaffale “Pensione Vertunno e dintorni” di Vito Mazzuoli. Un libro della serie – importantissima per tramandare storie “minori” che minori non sono – di quelli dedicati ad un territorio circoscritto e ad un periodo, nella fattispecie di Radicofani. Scrive Renato Magi nella prefazione: “…uno spaccato della storia radicofanese, di poco più di un secolo, che sarebbe stata irrimediabilmente perduta...” e ha proprio ragione. Renato Magi peraltro è autore di un altro libro dedicato a Radicofani e alla sua storia, nonché di contributi on line  sul tema.

E concludendo, ovvero alla fine dello scaffale, fa piacere aver ritrovato non solo i libri, ma anche le loro sottolineature nel testo, sottolineature fatte a lapis e pertanto cancellabili da preferire a quelle indelebili fatte con la penna biro. In ogni caso testimonianza di un periodo in cui gli evidenziatori non esistevano ancora. E bello anche ricordare, rivivere. momenti di vita, di scuola e studio, di impegno e di vacanza, di episodi collegati alla lettura, di luoghi in vario modo legati a quei libri…

Continuerò!