“Educazione alimentare per la scuola primaria, Un’esperienza toscana”

Educazione alimentare per la scuola primaria, Un’esperienza toscana“. È il titolo del convegno svolto al Meyer in data 8 febbraio 2016 sotto l’egida del neonato Meyer Health Campus. Il prof Maurizio de Martino, Direttore dell’Health Campus e fra i promotori dell’iniziativa insieme al Dr Roberto Della Lena, medico formatore dello staff del Campus, ha sottolineato come l’Università sia da sempre in prima fila, accanto ai temi della ricerca, nell’educazione alla salute anche al di fuori dell’accademia (é quella che viene denominata in ambito universitario “terza missione”), aspetto ancor più marcato in pediatria dove l’età dei pazienti consente un migliore e duraturo intervento. E’ infatti dimostrato che le buone abitudini acquisite nell’infanzia si mantengono per tutta la vita.

Roberto Della Lena, introducendo i lavori ha sottolineato come sempre maggiormente si sia posta attenzione verso la promozione della salute, verso stili di vita e comportamenti consapevoli atti a sviluppare fattori salutogeni.
Maurizio de Martino ha ricordato come l’efficienza dell’ospedale sia rafforzata da un buon rapporto con il territorio e con i pediatri di famiglia, proprio in un momento che vede l’attuazione della rete Pediatrica Toscana coordinata proprio dal Meyer.
Molti gli interventi che si sono succeduti tra cui quello della Dr. Sonia Toni, responsabile della Diabetologia pediatrica del Meyer che ha parlato del “Diabete a scuola” e dell’esperienza con gli insegnanti.
“Buono come a mensa!” è il titolo della relazione del Dr. Giorgio Ciacci, Interessante proposta, basata su esperienza per una sempre maggiore fruibilità partecipata dei tempi e degli spazi condivisi dai ragazzi della scuola primaria maturata nell’area della provincia senese.
A questo intervento ha fatto seguito quello della psicologa Dr. Verena Balbo che ha affrontare il mangiare come condotta, quindi i meccanismi che ne sono alla base la loro omeostasi ovvero l’alterazione di questa con conseguenti patologie comportamentali. Particolare attenzione al setting dello stare a tavola, ai suoi attori, ai suoi tempi, ai suoi spazi. Marta Turrini, dietista, ha parlato della dietetica pediatrica. Ascoltando questo intervento i partecipanti hanno potuto ben comprendere cos’è una dieta, ma anche e soprattutto cosa non è una dieta e la necessità di un importante intervento educativo da parte delle famiglie nei confronti dei bambini
L’obesità infantile, è stato il tema affrontato dal Dr. Stefano Stagi, Pediatra endocrinologo, che ha fatto un excursus dell’obesità, della sua storia, per poi proporre uno schema per inquadrare l’obesità in base alle cause e in base alla distribuzione geografica e nei vari strati sociali. Come gli altri relatori Stagi ha ricordato l’importanza degli errati stili di vita – scarsa attività fisica (pochi bambini fanno sport seriamente e parte di questi lo fanno male) causata anche dall’addiction ai sistemi elettronici e cattive abitudini alimentari – spesso alla base dell’obesità. Il Dr. Giovanni Vitali Rosati, Pediatra di famiglia, ha posto l’attenzione sul ruolo del pediatra che opera sul territorio che meglio riesce a cogliere certi momenti di cambiamento e di crescita, intesi non solo come controllo del peso, ma attenzione al metabolismo ed altre problematiche biologiche, nonché ad abitudini errate quali una scorretta alimentazione, una insufficiente attività fisica e situazioni potenzialmente a rischio come le situazioni conflittuali familiari ed i problemi scolastici.
Non si é voluto fare diagnosi senza prospettare terapie. L’incontro si é così concluso con una tavola rotonda (intitolata “ed ora che facciamo”?) in cui gli esperti hanno condiviso le linee strategiche da condurre per risolvere le problematiche chiaramente emerse.

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Due Artisti = Cinque (in realtà quattro + uno)

Si allude alla diversamente titolata mostra “Quattro più uno” allestita al Gruppo Donatello, inaugurata il 6 Febbraio 2016. Ebbene, un gioco di parole, un titolo, una mostra. Due artisti correlati geneticamente, in modo assai stretto. Sono infatti madre e figlio legati non solo da parentela, ma anche dall’arte, pur con diversa inclinazione. Pittrice e scultrice la prima, fotografo il secondo.
Si tratta naturalmente di Giuliana e Nicola Signorini.
Mostra sui generis, riassumibile in una performance della prima, che in qualche modo fa da continuum al secondo. Ed ecco i quattro palesarsi, sono “personaggi famosi”, elementi fondamentali della vita: acqua, aria terra e fuoco. Di seguito anche l’”uno restante” (Inciso: ricordate “resta inteso che i restanti”!) è l’umano, il sé, che si palesa attraverso rappresentazione di volti, volti talora colti dall’obiettivo direttamente, talora per interposta immagine dipinta in un gioco armonico di rimandi, allusioni, ammiccamenti. Trattandosi di Giuliana (proprio lei in questo caso) verrebbe da dire “in un vortice”!
I grossi pannelli rettangolari rappresentanti i quattro elementi hanno una parte triangolare bianca, non dipinta, infatti le quattro parti dipinte sono “fuggite” a comporre le quattro pareti di una piramide. Abbiamo così un passaggio dalle due dimensioni alla tridimensionalità, che, attraverso un corridoio porta a termine il percorso tela-solido-immagine andando appunto a collegarsi alla struttura complessa, all’uomo, alla donna, all’umano, alla vita. Questo complesso-opera , sinergia di dinamismo, di colore e di forme questo tutto è ancora una volta molto di più della somma delle parti-Artisti.

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