Citazione interessante da “Pragmatica della comunicazione umana”

Citazione interessante da “Pragmatica della comunicazione umana”

È senza dubbio stimolante il parallelismo che si instaura tra l’affermazione in matematica del concetto di funzione e il riconoscimento in psicologia di quello di relazione

Da Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson: “Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi”, pagina 18

“Pragmatica della Comunicazione Umana” è uno di quei libri che rileggeresti cento volte. È uno di quei libri in cui ogni volta che riapri – anche dopo tanto tempo – trovi qualcosa di nuovo e di interessante. Notevole il capitolo in cui viene proposta l’analisi dell’opera teatrale “Chi ha paura di Virginia Woolf”

Ho visto un filmato

Ho visto un filmato in Internet. Uno tra le decine, le centinaia, forse a questo punto i milioni di video visibili in rete, reperibili in rete, presenti in rete. Qualche video si impone, è presente, è in “prima visione” e può rimanerci per giorni e giorni. Ci sono dei video che invece riesci a vedere solo se li cerchi e, soprattutto, se riesci a trovarli.

 

Ho visto appunto uno di questi. Un video ordinario di ordinaria quotidianità. Un gruppo di persone adulte che fanno una sorta di rappresentazione, una recita, una specie di balletto, a vantaggio (cosa meritoria) di un’iniziativa di valore sociale.

E’ un filmato di 7-8 anni fa, con cinquantenni di allora, oggi neopensionati o in attesa di pensione.

Questo video mi ha colpito molto, davvero molto. In particolare un paio di persone in video fanno dei gesti “caricati”, vistosamente innaturali.

Altre persone, una in particolare è ripresa in movimento, ma appare proprio immobile (come in quadro di Donghi).

Non sono certo di riuscire a descrivere la strana emozione che provo quando vedo le stesse persone nella quotidiantità. Non so descrivere meglio quei gesti caricati divenuti per loro ordinaria attività motoria, e non so descrivere nemmeno cosa provo quando vedo l’immobile creatura rimasta ancora nella tela di Donghi.

Ci sono cose che non si possono descrivere, ma non per questo passano inosservate o non percepite. Anzi!

Sintesi di vecchi salotti deteriori e moderne tecnologie.

Sintesi di vecchi salotti deteriori e moderne tecnologie.

Beghina “A” versus beghina “B”: “O te, hai visto che immagine zozza che c’è nel sito de’ pittori?”

Beghina “B” versus Pittrice: “O te, m’ha telefonato ‘na mi’ amica, ma che l’hai vista l’immagine zozza nel sito de’ pittori?

Pittrice versus curatore del sito: “O te vedi se tu levi l’immagine zozza perchè du’ beghine si so’ lamentae

Curatore del sito versus Pittrice: “OK già levata!

Beghina “B” versus pittrice: “O indoill’è l’immagine zozza che un mi riesce d’ittroalla?

PS l’immagine “zozza” è un dipinto effettivamente sconveniente, ma che più che per turbare le coscienze, colpisce forse per l’esser alquanto bruttino.

PPS Licenza letteraria in fiorentino stretto con qualche possibile errore

PPPS Commenti a piacere e comunque graditi