Come in suo racconto

In uno scorcio di fine anno, uno degli ultimi, forse il terzultimo, a fine dicembre, forse il trenta dicembre, son convocato da Gianni a una riunione.
Ne facciamo qualcuna, ogni tanto. Per programmare, per rivedere testi, per aggiornare database.
Siamo nati io e Gianni, in epoca in cui il computer non c’era, e da adolescenti e giovani adulti, l’abbiamo conosciuto, in qualche libro di cibernetica per tutti, con il poco edificante nome di “cervello elettronico”!
Ma tra i nostri soci coevi (in realtà quasi tutti un po’ più attempati di noi), siamo il punto di riferimento per il computer, o meglio per il PC.
Ma torniamo alla riunione, riunione ristretta, per incontrarci con altri soci di altro gruppo per progettare collaborazioni di cultura e varia umanità.
So che verranno in tre o quattro. Quattro sono i posti lasciati liberi nell’ampio tavolo accanto alla finestra che lascia intravedere Le Cure in una piovosa serata. Nell’attesa, siamo in quattro anche noi, esaminiamo carteggi, prendiamo appunti. Volano qua e là citazioni circa strategie di intervento e scelte programmatiche. Una citazione mi colpisce e la ricollego a fatti miei, fatti curiosamente svolti nella stessa zona, ma molti, molti anni prima. Non mi distraggo però, anzi rilancio in discussione elementi scaturiti dal mio pensiero. Paleso elementi ma non il fatto pensato che li ha generati.
Si continua con “osservato e osservatore”, “narrazione”, innovazione”. La luce sul tavolo pare suggerire di distribuire lo sguardo su tre piani diversi: le penne e i fogli sul tavolo, un artista e uno storico dell’arte pensierosi o forse perplessi, Le Cure ancora sotto la pioggia dietro il vetro. Questa scena mi ricorda quanto letto in un libro giallo. In un racconto ambientato a Firenze, proprio in in una situazione simile: un interno, gente attorno a un tavolo, la pioggia battente.
Suona il campanello, entrano in quattro, ancora come nel citato racconto.
La cosa straordinaria è che non è più un racconto. Tra loro c’è proprio l’Autore! Come in un suo racconto!
blogpoivia
[Testo non definitivo]