Pensieri fugaci in tramvia

Pensieri fugaci in tramvia. Parafrasando “Pensieri fugaci tornando a casa”, altro articolo scritto per una mostra di pittura e fotografia dal suggestivo titolo “Trentamila centimetri quadrati di colore” più di venti anni fa. In quel testo si parlava dello scollinamento del Maragliano (passaggio dalla salita della fine di via Maragliano all’inizio della discesa di via di Novoli) cui seguiva l’apparizione della ciminiera della Fiat nota come ciminiera  di Novoli.

Oggi la ciminiera non c’è più, o meglio ne è rimasta un pezzetto, accanto al complesso multiplex (negozi, empori, libreria, palestra e ristoranti) che invece non esisteva a quel tempo. L’apparizione del residuo della ciminiera avviene oggi anche affacciandosi dalla tramvia (che non c’era) mentre passa su uno spettacolare ponte (che non c’era). Come cambia tutto!

A proposito, ecco il brano di cui parlavo:

(…) Chissà perché quando ritorno a casa e “scollino” via Maragliano, quasi sempre dopo sosta al semaforo rosso, per immettermi in via di Novoli, al momento che saluto la ciminiera Fiat, una sorta di marker del quartiere (e se la ciminiera diventasse monumento?) (…) (Frasi estratte da Pensieri fugaci in auto tornando a casa,  Catalogo della mostra “Trentamila centimetri quadrati di colore”, Gruppo Donatello, Firenze 7-19 Novembre 1992)

(scritto estemporaneo in tramvia, 26 11 2019, continua)

Verranno le sere di Novembre

 

Verranno le sere di Novembre“. Interessante titolo per un quadro; che sia proprio il titolo lo suppongo dalla scritta in basso a destra. In realtà vi sono altre scritte, ma proprio la scritta in basso a destra pare essere il titolo. Fra l’altro si dice “verranno”, quindi futuro; e dato che si vede un’auto scoperta, è ragionevole pensare che la scena si svolga in primavera o in estate quando, appunto, le sere di novembre sono ancora lontane.

In accordo con il fatto che oggi inizia Novembre, quale migliore occasione per proporre questa vecchia foto di una vecchia opera. Vecchia si fa per dire perché è databile attorno alla fine degli anni 90, verosimilmente tra il 1994 e il 1998. La foto è qui in bianco e nero e probabilmente non rende ragione all’originale che doveva essere assai vivace.

Non sono certo a pensarci bene che il titolo fosse proprio  “Verranno le sere di Novembre“, ma mi piace pensarlo, come de resto mi piace questa immagine in bianconero che probabilmente fa sembrare l’opera ancor più datata. Mi piacciono altresì le altre scritte; una accenna al lontano 1961, un’altra al famoso saggio freudiano “Grande è la Diana degli Efesini” (Chissà se è un titolo messo lì per caso, o se, come più probabilmente, l’autore ha rimuginato a lungo sul significato di questo breve saggio che tanto ha interessato altri saggisti!); appaiono anche sigle abbastanza misteriose “Sie” e “A40” di difficile decriptazione. Potrebbero essere motivi di approfondimento per nuovi scritti. Forse

A margine un vecchissimo appunto

Questo Autunno par non venire
Questo Autunno par proprio tardare
Questo Autunno proprio con l'A maiuscola
Questo Autunno come gli altri verrà
Forse tutto insieme
Forse con tanta acqua
Forse con giornate corte
Forse con giornate che sembrano ancora più corte
Verrà l'Autunno
Verrà Novembre
Verrà ancora Novembre
Verranno le sere di Novembre
Saremo ad aspettare Novembre
Saremo a ricordare la passata estate
Saremo a far progetti per il Natale
Saremo a dire che l'Autunno è oramai arrivato