Redazioni web e Social Network. L’esperienza del Gruppo Donatello

 

Redazioni web e Social Network. L’esperienza del Gruppo Donatello

artepcNota preliminare. Su richiesta – giustissima – della redazione web del Gruppo Donatello, pubblico il presente testo, prima che “invecchi” troppo! L’accelerazione delle conoscenze, del miglioramento tecnico, della diffusione degli strumenti informatici è davvero notevole e, quasi certamente, destinata ad accentuarsi negli anni a venire.

L’idea originale era quella di fare una, pur modesta e preliminare, attenta riflessione su arte e social network. Solo in parte lo lavoro è stato svolto. In attesa di fornire una migliore e più ampia e esposizione ecco dunque di seguito quanto finora messo insieme dai redattori del GD che ringrazio.

L’informatica ha contribuito non poco a modificare il mondo tutto, e quindi anche quello delle arti figurative. Questa è una delle tante possibili frasi di rito, frasi destinate a scomparire in un futuro non lontano quando priorità  del digitale, in ogni sua forma, e sua relativa accelerazione progressiva e inarrestabile saranno cose acquisite definitivamente.

Internet, la rete delle reti (e a questo punto semplicemente “la rete”) ha contribuito non poco alla circolazione delle idee al dibattito allo scambio, in una parola “comunicazione” tra le persone, e quindi anche tra artisti, fruitori, galleristi, cultori. Non è infrequente, anzi è sempre più frequente; reperire in rete, accanto a siti di Associazioni e gallerie, pagine personali di pittori ed altri artisti.

Il sempre più frequente e diffuso uso della rete Internet e dei Social networks in larghi strati della popolazione comprendenti soggetti di tutte le età, di molte categorie professionali, ci ha spinto a fare una preliminare esperienza, assolutamente interlocutoria al fine di valutare, pur approssimativamente, la composizione della popolazione simpatizzante del Gruppo Donatello – presente appunto su un social network – e cercare di coglierne, per quanto possibile, alcune sue caratteristiche.

I social network, in generale, contribuiscono a facilitare la comunicazione tra soggetti che hanno interessi in comune e, anche a far conoscere un dato argomento a chi magari non lo conosce o lo vuole approfondire. É ovvio che la comunicazione tramite social è proporzionale all’alfabetizzazione informatica.

Una proposta. Esperienza pilota con nuovo strumento.
Al fine di valutare la composizione e le caratteristiche di una popolazione di circa 2200 elementi tutti appartenenti ad un medesimo socialnetwork e quindi virtualmente (mai avverbio fu più azzeccato!) in reciproco contatto, è stato inserito un questionario on line, a cui era possibile rispondere volontariamente. Per la risposta erano date quattro possibilità di scelta; tale questionario consentiva di attribuire una sola risposta (questionario a scelta multipla e a risposta chiusa). La domanda era preceduta da un breve messaggio di presentazione; era possibile rispondere alla domanda spuntando una sola voce delle 5 proposte. Ecco la domanda così come risultava proposta on line:

Cari amici, il Gruppo Donatello ha collezionato finora più di duemila amici! Molti li conosciamo personalmente, altri no. Altri ancora li abbiamo conosciuti personalmente dopo un primo approccio su FB. Grazie della vostra amicizia! Vorremmo conoscervi ancora meglio!

All’uopo veniva richiesto all’internauta di evidenziare, tra le cinque proposte e sotto riportate, la voce che meglio la/lo rappresentava:

Dipingo
Scolpisco
Faccio fotografie
Scrivo d’arte
Recito

Materiali e metodi
Descrizione dello strumento
Lo strumento impiegato, somministrato on line, era proposto ad appartenenti ad una rete (socialnetwork) a cui, naturalmente aderisce il Gruppo Donatello. Si tratta di un questionario a risposta chiusa, ovvero a cui si risponde indicando tra le possibilità proposte – in questo caso 5 – la risposta ritenuta migliore. Come sopra accennato lo strumento è tecnicamente inquadrabile nella categoria dei questionari a scelta multipla e a risposta chiusa, tuttavia – e questo pare essere un dato interessante – chi rispondeva alla domanda, appunto spuntando la scelta desiderata, aveva anche la possibilità di aggiunge un commento, rimanendo nel gergo tecnico una risposta aperta, compilando un post.

Periodo di raccolta dei dati
Il questionario è stato immesso on line il giorno 26 luglio 2011 e non è stato mai tolto. Non è stato indicato nè suggerito un limite temporale per fornire le risposte. Sono state esaminate le prime 100 risposte fornite, peraltro senza annunciare che questo sarebbe stato il criterio usato. A titolo di curiosità le prime 100 risposte erano già presenti on line il 30 luglio, cioè in tempi brevissimi. Va comunque detto che il massimo delle risposte, delle interazioni, avviene nei primi 5-10 giorni, calando numero e frequenza nei successivi giorni (del resto è una tendenza rilevabile anche in molti eventi “reali”!).
Infatti a distanza di oltre un mese abbiamo notato che, pur in numero minore e con minor frequenza, le risposte continuano a pervenire (questo dato indica che la rete pur immensa offre possibilità di incontro altrimenti impensabili)

Modalità di raccolta dei dati
Il questionario era fruibile da qualsiasi membro della comunità che lo reperisse – anche occasionalmente – on line. È stata sfruttata tuttavia anche la possibilità di invitare i membri della comunità a rispondere. In particolare (o meglio inoltre) venivano invitati a rispondere coloro che in quel momento erano on line (e quindi di fronte al video), unitamente ad altri utenti che comparivano alfabeticamente sopra e sotto ad essi.

Obiettivi
Non è possibile, anzi non è nelle nostre intenzioni indicare obiettivi specifici, essendo questa come altrove spiegato, che trattasi di esperienza pilota. L’obiettivo generico è quello di conoscere meglio gli appartenenti alla nostra comunità di pratica, che sono, oramai, oltre 2200 (al 20 agosto 2011 si sta per toccare la quota 2500). È peraltro nostra intenzione anche riflettere sul tipo di risposta aperta, che, pur non richiesta, è talora inserita dai partecipanti, sotto forma di post ad accompagnamento della risposta indicata.

Risultati
Sono stati esaminati cento questionari debitamente compilati, o meglio i primi cento questionari in ordine rigorosamente cronologico.

Dipingo               43
Scolpisco            14
Faccio fotografie 15
Scrivo d’arte        14
Recito                  14
Totale                100

• 20 non hanno dato alcuna risposta, ma hanno lasciato un commento
• 5 non hanno dato alcuna risposta, ma hanno dato vita ad uno scambio di battute
• 43 hanno risposto “dipingo”; alcuni hanno accompagnato la loro risposta: 10 con un commento, 4 con uno scambio di battute
• 14 hanno risposto “Faccio fotografie”; 4 hanno accompagnato la loro risposta con un commento, solo uno con uno scambio di battute
• 4 hanno risposto “Recito”, di questi uno ha dato risposta “secca”, 3 hanno accompagnato la loro risposta con un commento; nessuno ha intrapreso scambi di battute (trattandosi di attori ciò appare paradossale!)
• 7 hanno risposto “scolpisco”; anche in questo caso TUTTI hanno accompagnato la loro risposta: 5 con un commento, 2 con uno scambio di battute
• 5 infine hanno risposto “scrivo”; tutti e 5 hanno accompagnato la loro risposta ad un commento, nessuno ha intrapreso scambi di battute

Tutti i commenti sono stati scritti tra il 21 luglio 2011 e il 12 settembre 2011 (dato da considerare stabilizzato)

Conclusioni e discussione (non definitive)
Le conclusioni, come più volte indicato, sono necessariamente provvisorie.
In primis abbiamo rilevato che non è affatto vero che Internet e i Social Network in particolare siano appannaggio del dolce far niente, del futile, dell’inutile.
Parimenti, e consequenzialmente al punto precedente abbiamo potuto rilevare che tra gli iscritti non pochi erano over 50 e molti di loro addetti ai lavori.

In alcuni casi c’è una sottolineatura autobiografica delle proprie attività artistiche, non sempre e non necessariamente pittoriche, fino a veri e propri spot autopromozionali per attività artigianali, corsi di formazione, sodalizi culturali di vario genere e altro ancora. Non raramente veniva fatto riferimento al valore sociale, al valore ecologico, a finalità meritorie di beneficenza e filantropiche nei confronti dei malati, dei deboli, degli animali.

Alcuni – e ci sembra un buon suggerimento per il futuro – hanno giustamente osservato che dare la possibilità di indicare una sola risposta era riduttivo. È stato così risposto “Osservazione giustissima, ma scelta obbligata in quanto FB sembra permettere solo questo tipo di questionario! Inoltre, come detto ad altri amici, è una prima esperienza, inevitabilmente imperfetta! Grazie!!! :-)”

La presente esperienza, come altrove ricordato, non ha alcuna pretesa di rigore metodologico, è semmai un punto di partenza per una nuova più puntuale ricerca, riproponendo i quesiti in modo più articolato e perfezionando lo strumento anche sulla base dei consigli e delle osservazioni pervenute. Un questionario più articolato e con un numero maggiore di domande sarebbe stato auspicabile, ma la scelta è stata motivata dalla volontá di chiedere all’internauta uno sforzo minimo, da non scoraggiare la risposta (personali osservazioni indicano che impegno do
I tempo e lunghezza del questionario sono elementi demotivanti)
Del resto avere avuto un buon numero di risposte e di interazioni è già un risultato soddisfacente e testimonianza di simpatia verso il Gruppo Donatello.

 

Sui contenuti dei blog – La goccia scava la pietra

Posted on 2 febbraio 2013

(e successive modificazioni)

Un blog è uno spazio di libertà. Un luogo dove trovano diritto di cittadinanza scritti lunghi e sofferti prodotti dopo lunga meditazione, accanto a pensieri istintivi estemporanei. Ancora un luogo dove trovano diritto di cittadinanza serie di articoli coerenti e di medesimo argomento, accanto a serie di articoli di diversa lunghezza e di temi disparati. È ancora uno spazio “pubblico”, virtualmente planetario, ma di fatto con un pubblico (nella maggioranza dei casi) abbastanza ristretto.
Un blog forse è anche un album “fotografico” dei nostri appunti, che poi sono i nostri pensieri, che poi sono le nostre immagine, per poterci dire in qualsiasi momento “come siamo” e “come eravamo”
Non so se esista una linea guida, uno standard di riferimento, un codice (anche non scritto), un’indicazione qualsivoglia, circa ciò che è opportuno scrivere su un blog.
Fatte salve le regole del lecito, del consentito e del buon gusto ritengo che nel blog possa essere scritto tutto ciò che al blogger aggrada (viene a mente una frase che all’incirca recitava che si possono fare congetture su chicchessia, ma per aver idee chiare meglio chiedere direttamente a chicchessia!).
Del resto non esiste argomento così importante ed attraente da piacere a tutti e non esiste argomento settoriale specifico, particolare, da non esser gradito almeno a qualcuno; la propaganda che il blogger fa a se stesso e i motori di ricerca fanno il resto!
Alla domanda “perché scrivere questa cosa su un blog” è possibile rispondere semplicemente con un’altra domanda: “e perché no?”, che rimanda in qualche modo alle congetture di cui sopra.
Pensandoci bene questa breve nota poteva essere quella che inaugurava il blog, l’incipit. Così non è stato, ma va ugualmente bene. Siamo comunque nei limiti sopra indicati. Procediamo!

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Aggiornamento: La goccia scava la pietra

“… te prova a scrive’ dieci righe tutte le volte che passi ‘intorno a ‘n quaderno per du’ anni, poi me lo racconti…” (cit.)

Un punto di riferimento, una centralità, uno starting point deve esserci sempre e comunque; il blog, questo blog, è una possibilità (concreta).

….è importante che abbiate capito il metodo….  diceva un professore, citazione non letterale  di concetto da Lui sovente ripetuto durante le Sue interessanti lezioni. Il metodo è più importante delle nozioni, ma ciò non significa che le nozioni non siano importanti!

Niente è troppo poco importante

Fare poco è meglio che non fare;

Fare poco (non escludendo anche fare tanto!) tutti i giorni (omaggio alla continuità!)

Leggere e scrivere. Leggendo e scrivendo (anche poco, ma abbiamo detto non necessariamente) tutti i giorni, scopriremo inaspettati risultati. Ricordarsi che gli scaffali di casa, anche delle seconde case, nascondono talora autentici tesori.

Scrivere. Scrivere non è solo scrivere articoli, ma anche segnalare articoli agli interessati e/o ai citati. Ottimo modo per far crescere numero e frequenza di visite al blog, che abbiamo visto essere la centralità, il punto di riferimento. In altre parole un concetto che pare oramai persino scontato: FARE RETE. Infatti aumentare il numero di visite al proprio blog non è solo una questione di gratificazione personale, ma anche e soprattutto stabilire nuovi rapporti, nuovi scambi di idee, nuove idee, nuove proposte.

Imponendosi” tempi di lettura e scrittura saremo facilitati nel compito.

Quando si affronta un tema nuovo e non si sa da dove cominciare, si cominci pure con descrizioni, descrizioni anche banali, ma che siano ben scritte e veritiere. Il seguito verrà! Mai aver paura di esser troppo banali. Semplicità e facile comprensione da parte di chi legge sono ingredienti eccellenti. Nel mondo dell’arte e in quello della politica abbiamo assistito a grandi successi da parte di intellettuali che hanno rinunciato al linguaggio gergale criptico a favore di uno comprensibile a vasti strati della popolazione.

E quando passa la voglia e butteresti via ogni cosa… rileggi da capo e ricomincia, anzi riprendi. C’è sempre un nuovo inizio e un tesoro da scoprire: proprio ciò che stavi per buttare, ma non l’hai fatto!

Problematica: Se apri le parentesi
Se si aprono le parentesi nello scritto, e soprattutto nel parlato, rischi di dar l’impressione di saltar di palo in frasca e di confondere e disorientare il lettore/ascoltatore.  Restando nella  metafora è opportuno che dalla frasca si sappia tornare al palo…
Quanto verrà scritto qui sotto potrebbe essere una nota autonoma o forse potrebbe essere inserita qui dove si parla delle modalità relative alla compilazione di un blog. In questo caso potrebbe avere significato di una delle domande frequenti o FAQ che dir si voglia.

Se parlando o scrivendo apri spesso le parentesi, è forse opportuno fare qualche riflessione. Aprire molte parentesi, e soprattutto parentesi all’ interno di altre parentesi può rendere complessa, difficile e di conseguenza poco piacevole la lettura di un testo come pure o forse di più, l’ascolto di un discorso.
Se si aprono spesso le parentesi è probabile che si abbia molte cose da dire, ma siccome chi legge chi ascolta potrebbe facilmente perdere il filo, quando le parentesi sono troppo e/o troppo frequenti probabilmente è meglio ricorrere frasi del tipo “di questo ne parleremo un’altra volta“, “il discorso verrà approfondito in altro articolo“, o anche la famosa espressione “ma questo è un altro discorso“. Una esemplificazione; ho avuto modo di esaminare un discorso registrato di un oratore che spesso apre parentesi; si trattava di un oratore piuttosto capace in quanto le parentesi venivano regolarmente chiuse e l’oratore ritornava in maniera puntuale e pertinente al punto che aveva lasciato. Peraltro nell’occasione ho voluto anche controllare veridicità e correttezza di alcuni dati riferiti ed ho potuto constatare che erano sostanzialmente giusti. Ciò mi ha pure portato a pensare, o forse a confermare, che chi è solito aprire molte parentesi specie nel linguaggio parlato, è dotato anche di ottima memoria. Va  detto che  aprire molte parentesi ha un limite e il limite è che i discorsi non sono espressioni algebriche. Allora, concludendo meglio testi brevi con rimandi a futuri altri testi, e tanti articoli che hanno per tema quei rimandi.

Continua