1973 L’anno dei testimoni, foto, Corrado Alvaro, altro (da una parte si doveva pur cominciare)

C’è un momento, nel corso della vita, in cui si sente il bisogno di raccontarsi in modo diverso dal solito
(Duccio Demetrio, Raccontarsi, l’autobiografia come cura di sé. Cortina Editore 1996, p. 9)

La prima emozione del ricordare è la sorpresa di ricordare ancora

(Duccio Demetrio, Raccontarsi, l’autobiografia come cura di sé. Cortina Editore 1996, p. 75)

Questa NON è la storia dell’anno 1973! E’ invece quanto del 1973 sotto forma di ricordi scritti e fotografici ho ritrovato. E diciamolo, è anche l’occasione di riaprire i cassetti della memoria, con la possibilità di ritrovare e rimettere insieme ulteriori ricordi.

Il presente viene registrato sul blog posizionandolo alla data del 1973, ma naturalmente è stato redatto in data assai posteriore, ovvero a partire dal 2023

Dunque non è del tutto chiaro dove andremo a parare, anzi andrò a parare, con questo articolo. Una sorta di laboratorio, troppo facile sarebbe dire che si sa da dove si parte e non si sa dove si arriva. Ma forse è veramente così e forse posso dirlo con una citazione autorevole: “Caminante no hay camino, se hace camino al andar…” (Antonio Machado, Cantares)

Una citazione dal libro di Aldo Carotenuto “JUNG E LA CULTURA DEL XX SECOLO” dove compare il concetto di ricordo e l’anno 1973: “E veniamo all’universo onirico felliniano: che sembra disegnare l’immaginario attraverso i tratti di un bambino. Grotteschi, surreali i personaggi felliniani evocano il mondo magico dell’infanzia — un mondo che ricorda i quadri di Chagall — non soltanto per l’emergere di ricordi e fantasie, come in Amarcord (1973), ma anche per la prospettiva volutamente distorta e aberrante che, deformando corpi e ambienti – come accade allo smarrito Snaporaz che vaga ne La Città delle donne (1979) — allude alla prospettiva visuale ed emotiva del bambino che guarda il mondo degli adulti. Nel caso di Fellini il rapporto con il pensiero di Jung, che segna una netta svolta nel suo cinema, appare mediato non solo da un accostamento teorico, ma anche e soprattutto dagli incontri del regista con Ernst Bernhard, che introdusse in Italia la psicologia analitica. È lo stesso Fellini a sottolineare il suo legame con Jung

Una chiacchierata scritta, non so come altro potrei definirla. O forse quel che resta del 1973, ma non in senso assoluto! Quel che resta in fotografia, nelle mie fotografie, che andando a ritroso di una cinquantina d’anni sono assai poche. Alle poche foto originali ho aggiunto foto fatte successivamente a fatti ed elementi personali inequivocabilmente riferite al 1973. Credo che la molla di quanto sto scrivendo sia la lettura di “Fotografie vecchie e nuove”, capitolo de “Il nostro tempo e la speranza” di Corrado Alvaro. Peraltro questo libro straordinario è stato pubblicato nel 1952, l’anno in cui sono nato.

Senza l’ausilio di foto o documenti, del 1973 poco ricorderei; nemmeno Capodanno, Pasqua, Natale, San Silvestro. E in verità, anche con le foto, che sono proprio poche, non è che ricordi e riviva granché. È così che ho deciso di allargare a testimonianze scritte in agende e quaderni, e all’HD del mio PC, ma in questo caso limitandomi a documenti redatti da me o comunque di interesse personale. E comunque iniziando questa curiosa esperienza dall’anno 1973, ho scelto di partire in salita, avendo a disposizione pochissime immagini. Ma è stupefacente come si riesca a far parlare queste poche foto, e come spremendo le meningi si riesca in qualche modo a ricostruire periodi anche abbastanza lunghi. E son passati più di cinquant’anni!

Scopro su Montepiesi che nel 1973 “La TV trasmette spesso, nella rubrica “intervallo”, inquadrature del bel cortile del nostro Palazzo Piccolomini”. E non è solo semplice notizia, ma ricordo, che l’indimenticabile dottor Bologni riporta nel 1994! 

Nel 1973 Stanley Murrell definisce alcuni principi che agiscono in un contesto e sono: Totalità (il cambiamento in una parte produce cambiamento in tutto il sistema), Retroazione (circolarità dei sistemi interattivi), Equifinalità (da qualsiasi parte del sistema é raggiungibile un obiettivo), Multifinalità (da condizioni simili si può arrivare a risultati diversi ovvero pur partendo da esperienze simili si possono avere esiti diversi). Ovviamente è una semplificazione; Murrel definì i principi nel 1973, ma io li scoprirò ben più tardi!

Veniamo a ricordi specifici.

Un ricordo è quello che in uno schizzo (del febbraio 1973) descrissi come “QUEL GENTILISSIMO SIGNORE CHE CI VENIVA INCONTRO A DARCI LA MANO A BRACCIO TESO”.  Il “ci veniva” sta per “a me e mio babbo”; il distinto signore era un ingegnere o forse un architetto. Il luogo dove questo cerimoniale dei saluti avveniva (ed è avvenuto almeno tre volte) era Piazza Indipendenza a Firenze. Chissà perché questo ricordo, in definitiva privo di particolari significati, sia rimasto così indelebile. A proposito di questo ricordo, l’amico Argo mi fa notare che il distinto signore potrebbe essere un sarteanese che si occupava effettivamente di urbanistica e costruzioni e che per lavoro era spesso a Firenze. Può darsi che sia così.

Il 3 Marzo 1973 supero l’esame di Chimica a Medicina. Biologia generale e Fisica sono alle spalle, si comincia con materie più squisitamente mediche. In vista biochimica e anatomia.

26 Aprile 1973. A Sarteano é la festa della Madonna del Buon Consiglio, patrona del paese. Non andai a Sarteano, nonostante che fosse un anno particolarmente importante, infatti “Nel 1973, ricorrendo il venticinquesimo anniversario della solenne “Peregrinatio Mariæ” (17 Febbraio–21 Marzo 1948), alla messa vespertina del 26 Aprile parteciparono l’arcivescovo di Siena, il vescovo ausiliare diocesano, il vescovo ausiliare di Montepulciano e i sacerdoti di tutta la diocesi di Chiusi” (Aggravi, p. 20)

Fu un anno di matrimoni… 

13 Maggio Matrimonio di Onelia e Bruno a Radicofani. Sono testimone e cugino della sposa, e con me è testimone Gianni, come me sarteanese, come me emigrato, lui a Roma e io a Firenze

Da un appunto su un evento del 1973, ma stilato ben successivamente! “Convegno Jung e la cultura europea, Roma 21-24 maggio 1973 (APB). Gli atti si possono leggere in Jung e la cultura europea. Atti del convegno internazionale «Jung e la cultura europea», Roma, 21-24 maggio 1973, in «Rivista di psicologia analitica», anno IV, n. 2, ottobre 1973″

Ancora su Maggio 1973. L’implacabile scritta laterale su due foto “May 73” testimonia in una il passaggio da Sarteano, e non è una sorpresa, visti il matrimonio poco sopra descritto. Nell’altra foto compaiono i miei genitori e quelli di Fabrizio a Forte dei Marmi. Va detto che la scritta “May 73” si riferisce al momento in cui il fotografo ha proceduto alla stampa, mentre lo scatto potrebbe essere anteriore. In particolare, quasi certamente, si tratta di Pasqua 73, o uno dei giorni precedenti o successivi.

2 Giugno Matrimonio Maria Grazia e Renato. Ancora a Radicofani e sono ancora testimone. Con me è testimone Ginetto. Conservo ancora una foto; gli sposi belli come da manuale, io con dei capelli decisamente lunghi, ma ben vestito anzi elegante, così come si conviene al testimone. Ginetto che in realtà si chiama Anacleto, non ha i capelli lunghi ma è molto elegante. È il testimone, ed è anche lo zio della sposa.

9 Giugno 1973 Altro matrimonio, quello di Luciana e Pasquino. Non fui testimone, ma qualcosa di particolare avvenne. La notte prima sconosciuti (e rimasti tali) rubarono l’Alfa 1750 di mio padre e, che doveva servire ad accompagnare mia cugina sposa e suo marito in chiesa dove si celebrava il matrimonio. La notizia, data la particolarità del furto venne trasmessa per radio al Gazzettino Toscano.

Mi pareva che nel 1973 si fosse sposato anche Fernando con Valdelsa, ma mi sbagliavo. Si erano sposati l’anno prima.

Come ho descritto in altro articolo su questo blog https://robertodellalena.altervista.org/gli-anni-senza-sarteano/ il periodo in oggetto, l’anno 1973 (e poco prima e poco dopo) ha rappresentato il periodo di maggior distacco dal paese, per comodità mi autocito: “Il momento di mio massimo distacco, di massima estraneità al paese, è rappresentato probabilmente da quanto avvenne agli inizi degli anni ‘70, ma posso essere ancora più preciso, o il 13 Maggio o il 2 Giugno del 1973. In entrambe le date ero stato testimone ad altrettanti matrimoni. Ebbene in uno di questi due giorni scendevo in auto da Radicofani in direzione di Chiusi, passando per Sarteano. Non ricordo per quale motivo, ma mi trovai a dover chiedere un’informazione rivolgendomi ad un gruppetto di tre persone. Almeno due sapevo bene chi fossero, ma vedendo che non mi avevano riconosciuto, non ebbi il coraggio di palesarmi. La cosa mi rattristò un po’ e pensai come fossi oramai considerato un estraneo, anzi, come si diceva allora, “un forestiero”! La “separazione” stava prevalendo sull’appartenenza”! Confesso che successivamente  ho anche preso in considerazione un diverso svolgimento dei fatti. Ovvero che i tre sarteanesi potrebbero anch’essi avermi riconosciuto e aver pensato “Mira chesto che ora sta a Firenze e mancocia’ ricononosciuti”.”

13 Luglio Esame di Biochimica. Esame bello, volentieri studiato, ben superato. Glucidi, protidi, lipidi non sono più semplici nomi chimici, ma prendono vita come protagonisti del metabolismo umano.

Un lavoro scientifico: Acocella M, Cossio M, Ciardetti A.[Behavior of gamma-glutamyl transpeptidase (gamma GT) in the serum of chronic alcoholic patients]Riv Neurobiol. 1973 Jul-Dec;19(3-4):175-96. Segnalo questo articolo del 1973 perché I tre Autori sono stati conoscenti e/o amici e/o colleghi. Ma li conoscerò molti anni dopo!

Un quadernino di appunti rende ragione del mio interesse per la Fisiologia. Seguivo il mio docente (quell’anno gli studenti erano numerosi e divisi in più gruppi) e anche quelli altrui! E seguivo, con lo stesso criterio altre materie. All’epoca (e forse ancor oggi ma con modifiche relative alle nuove modalità di alternanza e complementarietà teoria/pratica) esami importanti come anatomia, fisiologia, patologia generale, patologie speciali, anatomia patologica, erano biennali. In taluni casi, come Anatomia Umana Normale e Anatomia Patologica era previsto un colloquio pre-esame. Il quadernino ritrovato contiene sintetici appunti di lezioni svolte nella seconda metà di novembre 1973. É un piacere aver ritrovato il quadernino; è un vero peccato non averne trovati altri che sicuramente ci sono stati e che avrebbero potuto raccontare molto. In bibliografia ho aggiunto alcuni articoli datati dei professori citati.

15 Novembre sono a seguire una lezione di Fisiologia del prof. Giachetti, che non è il mio docente, ma di un altro gruppo (in quegli anni gli studenti erano divisi in due o anche tre gruppi alfabetici). Aldo Giachetti (Classe 1914) professore emerito di Fisiologia dal 1990. Quel 15 Novembre, un po’ lo ricordo ancora, argomento della lezione fu l’analisi delle differenze tra vita vegetativa e vita animale o di relazione.

16 Novembre sono a seguire una lezione di Fisiologia del prof Pietro Peruzzi (classe 1911) che è il mio docente, cioè del mio gruppo. Professore emerito di Fisiologia dal 1986.

17 Novembre sono a seguire una lezione di Fisiologia del prof. Giachetti, che non è il mio docente. Argomenti trattati: la distribuzione del sangue nei sistemi, la capacità venosa, e altri temi collegati.

17 Novembre sono a seguire una lezione di Fisiologia del prof. Corda, che non è il mio docente. Una bella lezione su ricerca e metodo scientifico. Probabilmente una delle prime lezioni dell’anno accademico; forse proprio la prima.

21 Novembre 1973 a seguire una lezione di Patologia Chirurgica del prof. Allegra.

21 Novembre 1973 sono a seguire una lezione di Fisiologia del prof Peruzzi che è il mio docente.

21 Novembre 1973 a seguire una lezione di Patologia Chirurgica del prof. Loddi.

24 Novembre 1973 sono a seguire una lezione di Patologia Generale del prof. Fonnesu.

26 Novembre 1973 sono ad ascoltare una lezione di Fisiologia del prof Peruzzi che è il mio docente.

A Dicembre 1973, a partire dal 2 per la precisione, domeniche a piedi o con i pattini, o in bicicletta. Di ciò ho un piccolo, simpatico ricordo “Mentre stavo aspettando di entrare a vedere lo spettacolo al cinema Vittoria (che oggi non esiste più) con alcuni amici, noto  un signore che stava entrando nella propria autovettura posteggiata davanti al cinematografo, prontamente redarguito dalla moglie che lo seguiva pochi passi dietro: “Mainndovai ountulosai che c’è l’austerità!“.  Non ricordo quale spettacolo andammo a vedere ma sicuramente sono in grado di stabilire pur con qualche approssimazione la data, fine 1973...” (da Tre piazze e una via che le taglia. In questo blog)

31 Dicembre 1973, e anche qualche giorno prima e qualche giorno dopo. Fine anno “dalle nostre parti”. Siamo (io e i miei genitori) in compagnia di una famiglia di nostri amici. Pernottiamo a Radicofani. E iniziamo il 1974 a 814 m sul livello del mare sotto la torre di Radicofani.

Letture

Aggravi Luca: La venerazione della MADONNA DEL BUON CONSIGLIO a Sarteano, CONGREGAZIONE DI MARIA SS.MA DEL BUON CONSIGLIO SARTEANO

Albo Professionale Ordine dei Medici ANNO 1978

Alvaro Corrado: “Fotografie vecchie e nuove”. In “Il nostro tempo e la speranza”, Bompiani 1952, pagg.141-144

Bologni Carlo: “SARTEANO NEL 1973”  Montepiesi n. 7 1994 pp.19-20 (Vedi anche www.montepiesi.it)

Carotenuto Aldo: JUNG E LA CULTURA DEL XX SECOLO, III edizione Tascabili Bompiani giugno 2000

Chiodo Carmine: Il nostro tempo e la speranza: la lucida indagine sulla modernità e la profetica chiaroveggenza di Corrado Alvaro Documento WEB Visto e letto 9 Marzo 2024. https://art.torvergata.it/bitstream/2108/98930/1/Chiodo.pdf

Demetrio Duccio: Raccontarsi, l’autobiografia come cura di sé. Cortina Editore 1996

Professori Emeriti dell’Università degli Studi di Firenze Documento WEB Visto e letto 14 Marzo 2024

PERUZZI P, CORDA M. Variazioni della risposta propriocettiva muscolare per modificazioni umorali e metaboliche dell’animale [Variations of propioceptive responses of the muscles to humoral and metabolic modifications in animals]. Boll Soc Ital Biol Sper. 1954 Dec;30(12):1412-5. Italian. PMID: 14389577.