Scaffale Junghiano

Elenco di alcune letture sulla vita, l’opera e il  pensiero di Carl Gustav Jung, Molte sono le biografie di Jung, molte anche le posizioni culturali e gli atteggiamenti degli autori che inevitabilmente influenzano i loro scritti. Tuttavia la lettura comparata di quanto a disposizione, con qualche eccezione rispetto a singole  tematiche, mostra nell’insieme una sostanziale concordanza di vedute. Critiche per lo più costruttive non sono esenti nelle trattazioni; va detto che comunque – vale del resto per tutti i personaggi famosi – le biografie sono scritte più frequentemente dagli estimatori che dai detrattori.

La modalità  di esposizione più frequentemente reperita nei vari testi è naturalmente  quella cronologica, che di fatto ripete lo schema di quella reperibile in Ricordi Sogni Riflessioni, autobiografia di Jung, curata da Aniela Jaffè. Obiettivo dichiarato, e mantenuto, pressoché da tutti gli Autori, è quello di far conoscere l’opera Junghiana in maniera relativamente semplice, ma non per questo meno esauriente.

Opera obiettivamente un po’ a sè è “Jung parla”,  comprendente una quantità di  scritti e interviste  raccolti da  William McGuire e Richard Francis Carrington Hull. 

Sarà interessante tratteggiare la biografia dei vari Autori, la genesi delle loro opere oggetto di questa trattazione, il tipo di rapporto avuto con Jung.

Al momento non sono qui presenti i testi dedicati al Libro Rosso; un elenco di questi è invece reperibile nella bibliografia dell’articolo Il Libro Rosso di Jung. Fascino e misteri.

Ecco l’elenco

Carotenuto Aldo: Jung e la cultura del XX secolo,  Bompiani, 2000 [Contenuti. Introduzione – I. Il recupero delle tradizioni sommerse – II. La questione dell’influsso di Jung – III. Religioni e Mitologia: La Centralità Della Vita Simbolica – IV. Teologia: La Trascendenza dell’Io – V. Filosofia: l’intenzionalità e i Processi Vitali – VI. Antropologia: Cultura e Immaginario – VII. Letteratura: Il romanzo moderno e l’attualità del Mito – VIII. Arti figurative: Trasformazione e Rinascita – IX. Cinema: La Fiera Dei Sogni – X. Teatro E Danza: La Sacralità del Corpo – XI. La Psicoanalisi – XII. Psicosomatica, Psicodiagnostica e Psicoterapie: la potenza delle Immagini – XIII. Fisica: Le Coincidenze significative – XIV. Economia e Politica: Una Comunità di Individui – XV. Storia: Strutture Archetipiche e Civiltà in Transizione – XVI. Mass-Media: La Nascita di Una Coscienza Ecologica – XVII. Movimenti del Pensiero. Il fenomeno Eranos]

Gaillard Christian: Jung. Xenia edizioni, 1996

Homans Peter:  Jung. La costruzione di una psicologia,  Astrolabio, 1982

Hyde Maggie, McGuinnes Michael: JUNG. Per Cominciare, Feltrinelli, Milano, 1996

Jacobi Jolanda: La psicologia di C. G. Jung. Boringhieri, Torino, 1973

Jaffé Aniela: IN DIALOGO CON CARL GUSTAV JUNG. Bollati Boringhieri, 2023.

Jung Carl GustavRicordi, sogni, riflessioni, Biblioteca Universale Rizzoli

Madera Romano:  Carl Gustav Jung. Biografia e Teoria, Ed. Bruno Mondadori, Milano, 1998 [Contents. In viaggio per mare notturno – 1. Vocazione: psichiatria – 2. Un libro lungo quarant’anni – 3. “Ma allora qual’e’ il tuo mito?” – 4. L’eterno ritorno, la ripetizione arcaico-infantile, gli archetipi: Nietzsche, Freud, Jung – 5. La cura. Oltre l’analisi. La complessita’ della sintesi psicologica – 6. Patriarcato, femminilità e psicologia del profondo – 7. Lo spirito soffia dove vuole – 8. L’eredita’ duplice: scienziato e profeta – Bibliografia – Cronologia della vita di Jung – Indice analitico – Indice dei nomi.]

Marchitelli Anna: Quando Jung sbarcò a Napoli “La città dove sono a mio agio” la Repubblica.it > 2015 > 11 > 13 > (Documento WEB, visto e letto 2 Settembre 20211)

McGuire William, Hull R.F.C. (A cura di): JUNG PARLA. Interviste e incontri.  ADELPHI EDIZIONI, 1999, Milano. (TITOLO ORIGINALE: C. G. Jung Speaking Interviews and Encounters © 1977 PRINCETON UNIVERSTY PRESS) [Da pag. 3: “La presente raccolta, avviata negli anni Sessanta, subito dopo la morte di Jung (1875-1961), da W. McGuire e R.F.C. Hull (rispettivamente executive editor e traduttore dei Collected Works di Jung), e pubblicata per la prima volta nel 1977, comprende buona parte del materiale – interviste, testimonianze, incontri – che non essendo di pugno dell’autore o basato su trascrizioni da lui espressamente approvate, non potè essere incluso nelle opere complete (apparse in Italia presso Boringhieri)] [Contents. Prefazione. – Ringraziamenti. – Nota Bibliografica. – Ricordi di gioventù. – L’America di fronte al momento più drammatico della sua storia. – Dai Taccuini di Esther Harding: 1922, 1925 – “Il dottor Jung, suppongo”. – Vienna: una conferenza stampa in 3 versioni. – Gli americani devono dire no. – Ritratto del dottor Jung nel 1931. – Le due anime dell’uomo. – Un’intervista a Radio Berlino – Il mondo è alle soglie di una rinascita spirituale? – Dai Diari di Charles Baudoin: 1934 – Una visita a Jung di Victoria Ocampo – La psiche immortale dell’uomo – Un uomo di due milioni di anni. – Psicologia della dittatura. – La psicologia analitica è una religione? – Dibattito al Congresso di psicoterapia di Oxford: 1938. – Diagnosi dei dittatori. – Jung fa la diagnosi dei dittatori. – Un’intervista in tempo di guerra – Dai diari di Charles Baudouin: 1945 – I problemi psichici dei tedeschi dopo la guerra – Quattro incontri con Jung – Sull’attività creativa – La visita di un giovane quaqquero – Psicologi in vacanza sul Rigi – Dai Taccuini di Esther Harding: 1948. – Un’intervista di Moravia – Dai diari di Charles Baudouin: 1949 – A proposito dell’attacco su “The Saturday Review of literature” – L’uomo e il suo ambiente – Commenti a una tesi di dottorato – Intervista di Eliade per “Combat” – Dai diari di Charles Baudouin: 1954 – Fischi di sirena, squilli di campane – Il mondo di James Joyce – Degli uomini, delle donne e di Dio. – Le interviste di Stephen Black – Un’intervista per l’ottantesimo compleanno – La terapia con la musica – I filmati di Houston – Jung e l’albero di Natale – Una conversazione con gli allievi dell’Istituto – Dai diari di Charles Baudoin: 1958. – All’associazione di psicologia di Basilea. – Due conversazioni con Miguel Serrano. – La visita di Lindbergh – Alle frontiere della conoscenza – L’intervista di Freeman – Dai Taccuini di Esther Harding: 1960 – L’arte di vivere – Un’intervista per la Radio svizzera in occasione dell’ottantacinquesimo compleanno. – Conversazioni con Miguel Serrano: 1961 – Indice analitico]

McGUIRE W, HULL R. F. C. (EDITED BY): C. G. JUNG SPEAKING Interviews and .encounters. BOLLINGEN SERIES XCVII, PRINCETON UNIVERSITY PRESS, 1977, Princeton University Press, Princeton, New Jersey

Noll Richard:  Jung il profeta ariano, Collana Saggi Mondadori, Arnoldo Mondadori Editore, 1999, Milano [Contents. Parte prima. IL CONTESTO STORICO DI CARL GUSTAV JUNG – Parte seconda. PRELUDIO A UN CULTO. CRONOLOGIA E BIOGRAFIA – Parte terza. IL CULTO DI JUNG.]

Pieri Paolo Francesco: Dizionario Junghiano, Bollati Boringhieri, 1998

Pieri Paolo Francesco: Introduzione a Jung, ed. Laterza, 2003

Shamdasani Sonu:  Jung e la creazione della psicologia moderna. Il sogno di una scienza  Edizioni MaGi Roma 2007 [Contents. Indice, 7 – Ringraziamenti, 11 – Abbreviazioni, 15 – Nota sulle traduzioni, 17 – Prologo «IL MALEDETTISSIMO DILETTANTE», 19 – L’avvento della nuova psicologia., 22 – Jung senza Freud., 30 – La psicologia complessa., 32 – La nuova enciclopedia., 38 – Le opere incomplete di Jung., 42 – Cubismo storico, 46 – I L’INDIVIDUALE E L’UNIVERSALE, 51 – L’equazione personale: dall’astronomia alla psicologia., 52 – I due papi: James e Wundt., 53 – Scienze umane culturali e storiche?, 60 – La psicologia individuale., 63 – La psicologia differenziale., 66 – Diventare psichiatra., 67 – Le differenze delle associazioni, 69 – Reazioni critiche, 71 – L’equazione personale in psicoanalisi, 74 – Jung e James, 83 – Le mentalità fondamentali, 87 – «Il nostro laboratorio è il mondo», 89 – La scuola di Zurigo, 92 – I tipi in dialogo, 95 – L’intuizione di Maria Moltzer, 97 – Il problema della relatività della psicologia, 98 – La teoria degli atteggiamenti, 101 – Uno scisma nella scuola junghiana?, 108 – Psicologia critica o caratterologia?, 111 – La psicologia e il problema della scienza, 116 – II NOTTE E GIORNO, 131 – Le culture del sogno, 131 – La filosofia del sonno., 135 – Il linguaggio occulto dell’anima., 140 – I sogni diagnostici, 143 – Sogni e follia, 145 – La psicologizzazione del sogno, 147 – Simbolismo e associazionismo, 150 – Dai sogni all’inconscio, 153 – Mi racconti i suoi sogni, 155 – I sogni nella ricerca psichica e nella psicologia subliminale, 157 – Dalle Indie al pianeta Marte, 161 – L’interpretazione dei sogni, 163 – Una carriera in sogni, 165 – La psicologia della follia, 168 – I sogni i miti e l’inconscio collettivo, 171 – Il problema del sogno, 175 – La prova è nei sogni, 189 – I sogni dei bambini, 194 – I sogni e la razza, 195 – La molteplicità dei sogni, 196 – III CORPO E ANIMA, 201 – Genealogie dell’inconscio, 202 – La filosofia dell’inconscio, 206 – Kant, 207 – Schelling, 210 – Schopenhauer, 212 – Carus, 213 – Hartmann, 214 – Anima e vita, 218 – L’entelechia, 220 – Il problema della memoria, 221 – I ricordi ancestrali, 222 – Gli engrammi di Semon, 230 – L’enigma degli istinti, 232 – L’animale malato: gli istinti di Nietzsche, 233 – Gli istinti in psicologia, 235 – La cultura filosofica di Jung, 238 – Energia e affaticamento, 244 – Le energie degli uomini, 246 – L’interesse, 249 – L’evoluzione creatrice, 250 – Freud Jung e la libido, 253 – La criptomnesia e la storia della razza, 256 – Libido hormé élan vital, 272 – L’energetica primitiva, 276 – L’inconscio filogenetico di Jung, 277 – Istinto e inconscio, 287 – L’energia dell’anima, 290 – Istinto cristianesimo e animali, 297 – Gli istinti e l’autonomia della psicologia, 301 – Gli archetipi negli animali, 304 – L’essenza dello psichico, 307 – Le patologie della modernità, 311 – Riformulazioni biologiche, 312 – Energia e olismo, 317 – IV L’ANTICO NEL MODERNO, 321 – La nascita delle scienze umane, 321 – I pensieri elementari, 322 – L’antropologia evoluzionistica, 324 – Franz Boas, 326 – L’etnopsicologia, 329 – La psicologia della folla, 334 – L’imitazione, 335 – La psicologia collettiva, 336 – Le Bon, 337 – Baldwin, 339 – Le rappresentazioni collettive, 340 – La mentalità primitiva, 342 – Il mana, 346 – Manichini e churinga, 347 – La storia del pensiero, 350 – L’individuo e il collettivo, 356 – Jung e Bastian, 364 – Eredità razziale o categorie dell’immaginazione?, 365 – La partecipazione mistica, 368 – Uno psicologo in libertà, 371 – Il Nuovo Messico, 372 – L’Africa, 377 – Primitivi e moderni, 378 – Jung tra gli antropologi 385 – La psicologia del politico 395 – Dalla psicologia complessa alla scuola junghiana 402 – Preparandosi alla fine 407 – Bibliografia 411 – Indice analitico 435]

Trevi Mario: L’altra lettura di Jung. Raffaello Cortina Editore, 1988, Milano

van der Post Laurens :Jung e la storia del nostro tempo (Prima edizione originale, Jung And The Story Of Our Time, 1976)

Wuehl Maria Irmgard (a cura di): JUNG FOGLI D’ALBUM, Vivarium, Milano, 1998. [Contents. Omaggio a Jung, pag. 9 – Genealogia, I nonni, pag. 11 – Primo foglio: L’infanzia, pag. 14 – Secondo foglio: Lo studente, pag. 18 – Terzo foglio: L’occultismo, pag. 22 – Quarto foglio: Il matrimonio, pag. 26 – Quinto foglio: Lo psichiatra al Burgholzli, pag. 32 – Sesto foglio: L’esperimento associativo, pag. 34 – Settimo foglio: Sigmund Freud, pag. 48 – Ottavo foglio: La questione ebraica, pag. 46 – Nono foglio: L’inconscio, pag. 52 – Decimo foglio: Viaggi, pag. – Nordafrica, pag. 60 – Nuovo Messico, pag. 62 – Kenia e Uganda, pag. 64 – India, pag. 68 – Undicesimo foglio: Jung e l’Italia, pag. 72 – Dodicesimo foglio: L’alchimia, pag. 80 – Tredicesimo foglio: Il processo d’individuazione, pag. 88 – Quattordicesimo foglio: La psicoterapia, pag. 96 – Quindicesimo foglio: Tipi psicologici, pag. 108 – Sedicesimo foglio: Jung e la donna, pag. 114 – Diciassettesimo foglio: La torre, pag. 120 – Diciottesimo foglio: Il sacro, pag. 128 – Diciannovesimo foglio: Il vecchio saggio, pag. 132 – Bibliografia, pag. 141 – Iconografia, pag. 143. ]

Giuliana Signorini. Un vortice, un libro, un ricordo.

Una mostra in ricordo di Giuliana Signorini a un anno dalla scomparsa, voluta dal figlio Nicola ma parimenti da tutti i soci – ma soprattutto amici – del Gruppo Donatello, storico sodalizio artistico -culturale fiorentino,  di cui Giuliana è stata una figura significativa per oltre venti anni, ricoprendo vari incarichi e la vicepresidenza per più mandati. La mostra è stata inaugurata il 15 Febbraio 2020. Il titolo “Giuliana Signorini. Un affettuoso ricordo” dice tutto. 

La memoria mi riporta al febbraio 2019, a Firenze, centro storico. Stavo assistendo  assieme ad un amico, Moravio, alla presentazione di un libro di un altro amico, Guido. Giunge  una  telefonata di quelle che non vorresti mai sentire. Giuliana, un’emergenza improvvisa, il ricovero, il tam tam fra amici e conoscenti… Le speranza quasi zero, e tale di li a poco  confermata. La perdita, la perdita di Giuliana. Una perdita per la Sua famiglia, per i Suoi amici, per gli artisti del Gruppo Donatello, che poi, ancora sottolineo,  sono anch’essi amici e molti di loro da lungo tempo.

Giuliana Signorini è stata un’artista, un’artista importante, pittrice con uno stile assolutamente personale e riconoscibilissimo; inconfondibili i suoi vortici, ma anche disegnatrice, scultrice (Ad esempio dal 1995 una delle sue numerose sculture “Meteora” fa parte dell’arredo urbano di Firenze), mosaicista, medaglista (a questo proposito va ricordato che è di Giuliana, tra le altre, la medaglia per Roberto Cremoncini nel 2005). Giuliana è stata anche molto altro: appassionata di sci, arbitro della medesima disciplina sportiva, promotrice di eventi. Per più di trent’anni membro attivissimo del Gruppo Donatello, dove ha ricoperto per più mandati la carica di vice presidente, ha coordinato le attività di allestimento delle mostre (attività questa che richiede molta più esperienza e capacita di quanto si possa pensare) , ha per molti anni curato il catalogo mostra in piazza, una delle manifestazioni fisse annuali del Gruppo. Tra le tante iniziative piace ricordare che Giuliana con l’allora presidente Francesco Bandini ed altri soci scelti, partecipò all’importante Salon d’Automne a Parigi nel 1992. Altra notevole esperienza da menzionare è quella de  “Le Artiste Fiorentine a Filadelfia”, uno scambio di ospitalità tra artiste americane e italiane. Ancora la partecipazione alla realizzazione del  Murales presso il Centro Anziani Fiorentino di  Via Luna, insieme ad altri artisti Donatelliani  nel 1995. Ricordo queste esperienze artistiche, che sottolineo, sono solo una parte di quanto Giuliana ha espresso durante la sua lunga ed intensa attività. Tra i riconoscimenti, ma proprio per ricordane uno tra i tanti, il recente Premio Leoncino assegnatole a Pistoia nel 2017.

Mi piace citare anche alcuni ricordi personali: un suo  libro ancora “in press”. Scritto da Giuliana, regalatomi da Giuliana, un regalo di cui vado fiero. Poche le copie che aveva distribuito. “La mia guerra”, questo il titolo, mi ha fatto scoprire una Giuliana a me sconosciuta fino ad allora. Una storia che ha visto una piccolissima Giuliana a Roma e poi un po’ più grandicella a Pistoia durante i difficili momenti periodo bellico.  Una lettura davvero istruttiva e un invito alla riflessione. Poi per me una sorpresa ulteriore, dato che di Giuliana ben conoscevo la  pittura, le sculture, i disegni, ma non gli scritti.

Andando ancora a memoria

Molte sono state le personali di Giuliana, e non solo di pittura; nell’ormai lontano 2008. ne allestì una dedicata a “Opere su carta 1978-2008). In quell’occasione  Emilio Signorini scrisse un bel testo di presentazione. Va qui piacevolmente ricordato che Emilio, marito di Giuliana e avvocato, ha più volte scritto per il Gruppo Donatello, ad esempio è suo il testo per la bella collettiva “Futurismo al Donatello” (2009).

Ricordo l’autoritratto di Giuliana con la sua caratteristica treccia presentato a “Tratti ritratti autoritratti” 4 aprile (2012); ricordo ancora “4+1” del 2016 che vedeva insieme madre e figlio, Giuliana e Nicola, pittura e fotografia coordinate completate e arricchite da installazioni. Precisò Giuliana in quell’occasione come accanto agli elementi “acqua aria terra e fuoco” fosse accostato un ulteriore quinto elemento: l’uomo.

Ancora ho avuto il piacere di essere stato scelto da Giuliana e da Nicola  ad intervenire a ben due loro già ricordate mostre “Quattro più uno del 2016” e una mostra successiva del 2018 intitolata semplicemente “Giuliana e Nicola Signorini”.

Mi fermo qui, conscio di aver detto poco, ma solo perché volevo da subito scrivere qualche riga per ricordare Giuliana e ho tratteggiato inevitabilmente quanto la memoria mi ha suggerito, ma ci sarà ben altro da dire e da fare per ricordare Giuliana, dopo la recente mostra voluta dal  figlio Nicola e da tutti i Donatelliani.

(non escludo di riprendere in mano questo testo, di ampliarlo, di aggiungere ulteriori ricordi; anzi ne sono certo)

 

Via Lorenzo Il Magnifico 100

Via Lorenzo il Magnifico numero cento. Un luogo che, per me,  si collega ad un periodo oramai lontano, ovvero la fine degli anni ’80.

La toponomastica è entrata più volte nella titolistica letteraria e musicale. Dalla gucciniana “Via Paolo Fabbri 43“, al pasticciaccio brutto di via Merulana, ai famosi ragazzi della via Pal e agli altri di via Panisperna. Ma il ricordo di Via Lorenzo il Magnifico numero cento, è per me legato ad una bella, severa palazzina nata all’inizio del novecento o forse a metà ottocento. Villino Borchi è il suo nome, un tempo facente parte assieme all’altro villino del numero 102 e a villa Basilewsky, di una Usl cittadina, la Usl 10 E (Prima delle AO, delle AS e delle AOU ci furono le USL, e prima ancora le SAUB. Quante sigle!). Facevano parte della Usl anche l’Ospedale Oftalmico di via Masaccio e l’Ospedale Pediatrico Meyer, per i fiorentini “L’Ospedalino”.

Ma torniamo al villino sito al numero 100 di via Lorenzo il magnifico: era diviso in due parti corrispondenti a due piani collegati da una di quelle belle scale che non si vedono più. All’epoca c’erano gli ambulatori dei servizi territoriali  al piano terra e una parte del laboratorio di analisi al primo piano. Aveva un terrazzo ed anche un paio di ampie finestre che affacciavano su via Lorenzo il Magnifico, ed una finestra che pur affacciandosi su un muro era piuttosto suggestiva, forse perché in me evocava il ricordo di una simile finestra anch’essa affacciata su un muro.  Era in casa mia, era lontana da Firenze, era più di cinquant’anni fa. Ecco come un ricordo che si affaccia alla memoria come indicazione toponomastica, e verrebbe da dire in questo caso che la toponomastica.è molto più della toponomastica…

Toponomastica a parte ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare… Viene a mente quello di una collega. Efficientissima, rigorosa e puntualissima (una risorsa per tutti noi); la prima ad arrivare. l’ultima ad andare via. Un attaccamento straordinario! Accanto alla stima che avevamo di lei, anche una sorta di preoccupazione, circa il trauma che avrebbe avuto, quando raggiunti i limiti di età, avesse dovuto lasciare il lavoro. Andò in pensione a cinquantatre anni e non l’abbiamo mai più vista! PS Gode di ottima salute!

(continua)

E se dovessero incuriosire le finestre che si aprono sui muri, potete leggere anche:

Appunto per “Finestre che si affacciano sui muri”

Da appunto per finestre che si affacciano sui muri a finestre che si affacciano sui muri e non solo. Appunto!