Tre piazze e una via che le taglia.

Tre piazze e una via che le taglia.

A  Firenze, zona Rifredi. Piazza Ludovico Antonio Muratori, Piazza Giampietro Viesseux, Piazza Pietro Leopoldo. Tre piazze che si assomigliano, anzi no, sembra soltanto, e forse neanche sembra! Non è infatti una somiglianza, ma è piuttosto il fatto che possono essere confuse l’una con l’altra, essendo i tutte e tre tagliate, o forse meglio dire attraversate, da una lunga strada dritta e lunga, strada che cambia nome ad ogni incontro con le piazze. Così – direzione di marcia verso Careggi e centro di Firenze alle spalle – all’inizio si chiama via Cesare Guasti, poi il tratto successivo è via Francesco Gianni, poi cambia ancora nome  in via Angelo Tavanti che diventa salita nell’ultima parte e porta al Poggetto. Riassumendo tre aree circolari, tre piazze, tagliate da una direttrice che mette in relazione lo Statuto con il Poggetto.

Ora perché ci passo spesso, e le riconosco benissimo,  come benissimo le riconosce e le distingue chi ci abita, ma se chiedete a persone che raramente frequentano la zona probabilmente vi riferiranno di confondere una con l’altra le tre piazze. Molto verosimilmente succede proprio perché sono lungo una direttrice. E dire che poi le tre piazze non sono poi così tanto simili (anzi sono ben diverse l’una dall’altra!). Oggi la direttrice è occupata nella parte centrale dalla tramvia, e lo è già da qualche anno; io ho conosciuto, scoperto, quelle piazze tanto tempo prima; non c’era tramvia e c’era il doppio senso di marcia, percorrevo la direttrice per andare a Careggi oppure all’inverso per tornare verso il centro, sempre attraversando tutte e tre le piazze, scambiandole – per molto tempo – una per l’altra…

Oggi non le scambio più una per l’altra, le riconosco bene, peraltro in ogni piazza c’è qualcosa che la caratterizza e ad ogni piazza è collegato qualche ricordo, talora ricordi vicini talora molto lontani. Credo fra l’altro, e forse l’ho già anche un po’ accennato, che questo tratto di strada sia stato uno di quelli con cui ho più familiarizzato, a parte ovviamente il quartiere dove abitavo, quando sono arrivato a Firenze nel lontano 1965. Non sono certo di sapere nemmeno io perché mi trovo a scrivere di tre piazze di una via che le attraversa; flash ricordi sparsi, il percorso fatto a piedi, lo stesso con la Renault 4, gli anni dell’università, poi ponti sulla ferrovia che proprio alla prima delle tre piazze immettono. Naturalmente non può non venire a mente  il grattacielo di piazza Leopoldo, costruzione fiorentina unica nel suo genere, negozi e bar, e poi nomi e toponomastica e ancora due cinematografi (quasi) lungo il percorso: il Vittoria e l’Adriano. Molte generazioni compresa la mia ricorderanno  la zona di cui si parla come “percorso di esame”, ovvero quello che si percorreva insieme all’istruttore nell’auto della scuola guida. A proposito di cinematografi, dei due cinematografi citati, ho un ricordo curioso. Mentre stavo aspettando di entrare a vedere lo spettacolo al cinema Vittoria (che oggi non esiste più) con alcuni amici, noto  un signore che stava entrando nella propria autovettura posteggiata davanti al cinematografo, prontamente redarguito dalla moglie che lo seguiva pochi passi dietro: “Mainndovai ountulosai che c’è l’austerità!“.  Non ricordo quale spettacolo andammo a vedere ma sicuramente sono in grado di stabilire pur con qualche approssimazione la data, fine 1973 o primi mesi del 1974,appunto il periodo dell’austerità. Viene poi a mente anche La scimmietta di Piazza Tanucci (che, pur vicina, comunque non è in una delle tre piazze)e che per la precisione è una scultura di Giulio Cipriani denominata appunto “La fontana della scimmia“, collocata nel 1956 e tuttora presente. Viene a mente anche  un’altra Piazza vicina “cugina”, la  Piazza Giorgini, famosa per una storica trattoria, ma questa è un’altra storia.

E pensare che quelle tre piazze sarebbero diventate il cosiddetto asse Statuto della tramvia.

E pensare che dopo tanti anni di quelle tre piazze avrei scritto alcune righe! Talvolta mentre ci passi a piedi o in tramvia, ripercorro ricordi di tanti anni in poche decine di metri, ricordi legati a tre piazze.

Di cui conosco perfettamente il nome.

 

Letture e bibliografia

Gurrieri Francesco: ”Al Vittoria con i pantaloni alla zuava” in: Borghini F., Giannelli L. (a cura di): Il primo cinema non si scorda mai. Pag. 290 Scramasax, Firenze 2018

Sirigatti Cristina.: Piazza Tanucci. Fontana. In: Salvadori Guidi Daniela (a cura di): Guida alla scoperta delle opere d’arte del ‘900 a Firenze, Ed Leo S, Olschki,  1996, Firenze, pag. 223

Vannucci Piero: ”All’Adriano…” in: Borghini F., Giannelli L. (a cura di): Il primo cinema non si scorda mai. Pag. 287 Scramasax, Firenze 2018