Antonietta Moschi e la sua Arte. Un breve appunto

Antonietta Moschi e la sua Arte. Un breve appunto

Alcune annotazioni a sull’arte di Antonietta Moschi a partire dalla sua Mostra “TRE ANCORA TRE” inaugurata il  29 Ottobre  2022 presso la galleria del Gruppo Donatello in Firenze.

Dalla scultura alla pittura. Dalla classicità alla sperimentazione personale, dai busti alle piazze. È ben nota da molto tempo  Antonietta scultrice legata alla tradizione e al rigore, meno conosciuta (ma forse perché solo da poco ce lo ha rivelato) l’Antonietta pittrice, con uno stile personalissimo, riconoscibilissimo; temi preferiti le piazze, piazze non riprodotte realisticamente, ma piuttosto interpretate, pensate, forse immaginate, verrebbe da dire indovinate (ma qui il discorso si farebbe complicato). Piazze in cui la prospettiva e le proporzioni tra i veri elementi costitutivi sono volutamente alterati, a creare tuttavia una personale armonia e una coerenza interna. In queste piazze gli edifici occupano una superficie limitata, probabilmente per mettere in risalto la funzione sociale, la piazza come simbolo, come luogo di incontro.

Riprendendo l’incipit “Dalla scultura alla pittura. Dalla classicità alla sperimentazione personale, ai busti alle piazze.”, Tutti gli “Al” non rappresentano necessariamente una trasformazione, un’antitesi o una complementarietà o un’evoluzione stilistica, ma forse sono un po’ di tutto ciò.

Certo è che Antonietta ha sicuramente un rapporto antico con l’arte che viene da una predisposizione e passione lontana e anche “dai cromosomi” essendo discendente dallo scultore Mario Moschi (Lastra a Signa, 6 maggio 1896 – Firenze, 30 maggio 1971). Sempre a proposito di Mario Moschi piace ricordare IL DIPINTO murale DI G. CAPINERI E E. BANDELLI PRESENTE IN PIAZZA VASARI inaugurato il 15 SETTEMBRE 1991. Sempre dedicata a Mario Moschi, in VIA DEGLI ARTISTI 18 R è presente una LAPIDE che recita. “QUI FU LO STUDIO DELLO SCULTORE MARIO MOSCHI CHE NEL VENTENNALE DELLA MORTE I SOCI DEL GRUPPO DONATELLO RICORDANO IL LORO MAESTRO DI OPEROSITA’ ARTISTICA E VITALE ANIMATORE DEL SODALIZIO CHE LO EBBE TRA I FONDATORI AUSPICE IL COMUNE DI FIRENZE 26.5.1991.

Ma torniamo ad Antonietta. La mostra di Antonietta di cui si parla, come accennato,  non testimonia un cambiamento stilistico, ma propone una serie di opere tese a realizzare un progetto che si snoda attraverso una serie di pitture di piazze per lo più fiorentine, piazze che non sono solo luoghi fisici, ma anche, forse soprattutto luoghi dell’esperienza, del vissuto, della memoria.

Antonietta ha partecipato anche a “Medici Artisti nella Firenze dei Medici” collettiva svoltasi al Gruppo Donatello inaugurata il 30 Aprile 2022. In quell’occasione presentò (Gioco e fantasia, Acrilico, cm 40 x 50; Interpretazione di piazza Signoria Firenze, Acrilico, cm 40 x 50), http://robertodellalena.altervista.org/medici-artisti-nella-firenze-dei-medici/ . In quest’occasione Antonietta ha accompagnato le opere con una nota autobiografica: “L’arte ha sempre accompagnato la mia vita, da giovane vinsi il concorso per entrare a frequentare l’Accademia di belle arti di Firenze, ma rinunciai per seguire la mia professione di medico: da sempre nei ritagli di tempo ho dipinto ed ho cercato di lavorare con la terracotta, da quando sono andata in pensione ho potuto riprendere a fare arte più frequentemente e con rinnovato interesse” (A.M.)”.  In occasione di questa  collettiva Antonietta ha presentato una delle sue opere dedicate alle piazze fiorentine: Un acrilico “Gioco e fantasia. Interpretazione di piazza Signoria di Firenze”.

Piazza Pitti, colori acrilici, cm. 40×50, 2020 

Antonietta ha partecipato (tra le ben più numerose mostre) anche a

  • 51° MOSTRA IN PIAZZA (O QUASI) inaugurata in Piazza Donatello il giorno 8 giugno 2022, si é poi trasferita a Villa Arrivabene il 16 giugno 2022. Il curioso (quasi) sta a significare la non completa ripresa delle attività dopo la pandemia!
  • Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea di Firenze che si è svolta alla Fortezza da Basso, 2013
  • Percorsi d’arte al femminile,  Palazzo dei Vicari e Vecchia Propositura di Scarperia (Fi) Inaugurata 11 luglio 2021
  • Collettiva I COLORI DEL MARE Museo Ugo Guidi, Forte dei Marmi, sabato 28 maggio 2016.
  • QART3, Street Festival di Arte Contemporanea Quartiere 3 di Firenze. Da7 al 9 luglio 2015

Antonietta è presente nel Volume “Scultori in Toscana 2020” di Fabrizio Borghini e Lucia Raveggi, pag. 122

Dalla locandina della Mostra “TRE ANCORA TRE” inaugurata il  29 Ottobre  2022 presso la galleria del Gruppo Donatello in Firenze:

ANTONIETTA MOSCHI Antonietta Moschi è nata a Firenze. Laureata in Medicina e Chirurgia, specializzata in Neuropsichiatria. Pur dedicandosi con passione alla sua attività professionale, ha sempre mantenuto una spiccata predilezione per l’espressione artistica. Pur avendo vinto il concorso presso l’Accademia di Belle Arti a Firenze, non ha potuto proseguire la frequenza a causa della sua professione di Medico. Ma questo, nel corso degli anni non ha mai impedito il contatto con tutto ciò che rappresenta lo spirito artistico. Ha partecipato a numerose collettive sia in Italia che all’Estero. Ha vinto il quarto premio alla Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea di Firenze che si è svolta alla Fortezza da Basso nell’autunno. Sta predisponendo una serie di lavori ispirati a varie tematiche nonché alcuni progetti relativi ad oggetti specifici, sculture a tuttotondo, bassorilievi, medaglie, monumenti, bronzi e grafica”  

Anticipazione su Viterbo e Santa Rosa


Correva l’Agosto 2022, anzi volgeva al termine. Un percorso tra vecchi borghi, e da un vecchio borgo anche partito, ci conduce a una bella città e a una storia di vita straordinaria. In ordine di apparizione Sarteano, Viterbo, Santa Rosa. Il tutto attraversando una serie di paesi, incontrando persone, venendo a conoscenza di storie e aneddoti. Questo brevissimo riassunto è l’anticipazione di un articolo più ampio di imminente pubblicazione.

Chi… e chi…

Più che un articolo, un intermezzo. Ispirato, o forse più correttamente suggerito, da una insegna luminosa parzialmente accesa e parzialmente spenta. Risultavano accese solo una parte delle lettere, a formare la frase ”Chi di Siena”. Mi è venuto in mente chi è o fa qualcosa, e chi no!
Mi è tornata in mente anche una canzone di Ricky Maiocchi intitolata ”C’è chi spera”, quella di Frassica “C’è chi c’ha” e naturalmente quella di Cochi e Renato ”E la vita la vita” dove i “c’è chi” abbondano, da coloro che un giorno hanno sofferto, a quelli che sbagliano a far le ”strissie” a chi sente solo la radio e ad altri ancora.

Io mi sono limitato a commentare la foto ”Chi di Siena, chi di Firenze, chi di altrove….”