Ieri 29 settembre

“Ieri 29 settembre…” diceva la voce di uno speaker radiofonico, ed era l’incipit di una bellissima vecchia canzone (qualche verso dopo lo stesso speaker continuava “oggi 30 settembre…” creando una sorta dio trappola cognitiva tanto che molti credono, erroneamente, che il testo reciti “oggi 29 settembre”).
Vecchia, e oramai mitica, a suo tempo creata dalla celebre “società” Mogol-Battisti, 29 settembre è una pietra miliare di quel beat italico degli anni ’60 (per la precisione la canzone è del 1967, anno in cui oltre che essere uscita, è stata per un bel pezzo in cima alle classifiche di vendita.
Narra di qualcuno che siede al bar non pensando all’amata, per poi compiere spericolate acrobazie sentimentali, salvo, svegliato dal giornale radio delle 8, pentirsi il 30 settembre.

Ma quanto tramandato alla memoria non è forse il testo della canzone (pur bello), quanto le voci di Lucio nell’un caso e di Maurizio Vandelli nella versione Equipe 84, e, assolutamente indimenticabili (almeno per certe classi anagrafiche, la mia compresa) un numero, un mese, una data: 29 settembre. Appunto.
[forse continua]