Al di qua del bene e del mal(essere)

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Non si dice nulla di nuovo, anzi si ribadisce quanto noto mutuando la definizione dell’OMS, nell’affermare che la salute non è solo l’assenza della malattia, ma uno stato di benessere fisico, psichico e sociale.
Questo blog cerca per quanto possibile di rispettare le regole grammaticali della nostra bellissima lingua; per la completezza e sviluppo tradizionale dei temi trattati non viene invece data garanzia alcuna! Cominciamo a dimostrarlo con un volo pindarico.
Volo pindarico, ma fino a un certo punto, o forse cambiamento di discorso per poi riprenderlo, ma adesso (a seguito di recente lettura) viene in mente il Lifelogging, ovvero la tracciatura digitale della propria vita sociale e quindi anche della propria salute. Scenari prossimi venturi fanno pensare a individui che scaricheranno (probabilmente anche la parola “scaricare” diverrà obsoleta e verrà sostituita da chissa quale altra!) quotidianamente immagini del loro ambiente di lavoro, di svago, dei familiari, nonché tracciati ECG, numero di passi compiuti, forse anche altro…
Ma torniamo al benessere, al bene, al male, allo star bene e allo star male e vediamo i rapporti relazionali con l’altro diverso da noi (e alla fine anche il rapporto con noi stessi, il dialogo interno)
Dunque il bene in senso lato, non è la semplice assenza del male, ma è appunto proprio il bene.
Interessante in proposito, ma da parlarne a parte la diatriba sulla dottrina della “privatio boni” (cioè dire la concezione secondo cu il male non ha un’esistenza positiva, ma è semplice privazione del bene) tra Carl Gustav Jung e Padre White (Si veda il carteggio Jung-White in Jung, Lettere, Edizioni Magi).

Difficile poi governare le dinamiche del bene e del male, tantomeno ciò che dal profondo dell’animo di aguzzini e benefattori emerge in superficie e ci è dato di conoscere.
C’è chi… e c’è chi.. Viene in mente Rino Gaetano “Chi vive in baracca. chi suda il salario, chi ama l’amore…”
Cosa ancor più complicata dunque…
C’è è incline a far del male par godere più di tal male che riesce a infliggere più che dal bene che potrebbe ottenerne.
C’è chi fa del bene gode di ciò, ma non ama parlarne.
C’è chi dovrebbe lottare per eliminare le criticità relazionali, talora invece appare più incline a creare relazioni critiche….
Dovremmo abituarci – Paul Watzlawick ce lo insegna – ad abbandonare il concetto di causalità lineare a favore di quello di circolarità, dove il comportamento di x causa il comportamento di y, ma valutare anche le influenze di y su x e ogni interazione nella sua globalità.

e la cosa si complica…..

Buone letture possono essere:
Watzlawick, P., Beavin, J.H., Jackson, D.D. (1967). Pragmatica della comunicazione umana. Roma: Astrolabio.
Watzlawick, P., Weakland, J.H., Fisch, R. (1974). Change. La formazione e la soluzione dei problemi. Roma: Astrolabio.

[Continua]

Pensando alla carta e pensando alla pietra

Pensando alla carta e pensando alla pietra

«Le parole e la carta, comunque, non mi davano l’impressione di essere abbastanza concrete; avevo bisogno di qualcosa di più. Dovevo riuscire a dare una qualche rappresentazione in pietra dei miei più interni pensieri e del mio sapere. ».”
(Carl Gustav Jung: Ricordi, sogni, riflessioni, Biblioteca Universale Rizzoli, p. 270)

Per opposti sentieri”, mostra a due: Eliana Chiarugi e Giuliano Tacconi inaugurata il 23 gennaio 2016. Sintetizzando si può dire “Pensando alla carta e pensando alla pietra” alludendo ai collage di Eliana e al mosaico di Giuliano. Più  propriamente bisogna rifarsi ad una antica tecnica, il “commesso fiorentino” per Giuliano, e a un tipo di collage sui generis (“nonsolocarta”, ma materiali diversi come truciolato, sughero e altro ancora) per Eliana. Matrice comune il costruire, il costruire per apposizioni successive a comporre quanto pianificato e programmato, ma anche e forse soprattutto, quanto immaginato.

Pensando alla carta e pensando alla pietra, vien dunque da pensare anche al collage e al mosaico. Con una equazione semplice, quasi con un “se tanto dà tanto” i due prodotti hanno una qualche parentela.
E’ vero, genealogie diverse; da una parte carte, cartine, cartoncini e talora fogli di giornale gestiti da sapienti mani armate di forbice, all’altra pietre e marmi delle fogge e dei colori più disparati assemblati in uno spazio definito con l’ausilio di mole, lime scalpelli, fili metallici. Un progetto comune: la costruzione, la realizzazione, la somma di unità singole a formare un tutto compiuto. Un tutto che può mirare prevalentemente alla riproduzione o alla creazione più libera.

E  penso a una mostra, a due artisti, alla carta e alla pietra, che sono proprio i loro strumenti di comunicazione artistica…
E loro sono due artisti, due amici, Eliana Chiarugi e Giuliano Tacconi, semplificando la loro opera la collagista (ma si dirà mai proprio cosi?!) e il mosaicista. Matrice comune il costruire, il costruire per apposizioni successive a comporre quanto pianificato e programmato, ma anche e soprattutto, quanto immaginato.

Entrambi gli artisti affrontano varie tematiche. Particolarmente interessante quella degli spazi aperti, dei panorami, di “vedutismo” (bella espressione quest’ultima che rimanda appunto alla grande rassegna del 1994 a Forte Belvedere “Firenze e la sua immagine: cinque secoli di vedutismo”).

Giuliano ama maggiormente le vedute fiorentine, le sagome delle chiese e dei monumenti non trascurando in ogni caso (anzi talora sottolineandolo) il sovrastante cielo ora sereno, ora nuvoloso, ora luminoso, ora cupo. Giuliano non disdegna nemmeno la figura umana, soggetto particolarmente impegnativo con questa tecnica, proponendo figure intere, nudi, volti in primo piano; anche in questo caso c’è notevole attenzione e cura al dettaglio del contesto in cui i soggetti sono inseriti.

I temi della natura sono  prevalenti nelle opere di  Eliana propone sovente distese blu che rimandano a cieli e a mari (o comunque a distese di acqua); non solo: ampie distese di verde, marroni, gialle, tutte ben calibrate a comporre armoniche vedute di spiagge, di albe e tramonti, di praterie e boschi. La figurazione qui presente, è una figurazione molto libera, tuttavia esaustiva fino a permettere di cogliere anche dettagli delle scene, e forse anche a suggerire al fruitore di completare quanto visibile con quanto immaginabile.

Nelle vedute di questi due artisti si colgono elementi significativi: accostamenti di colore suggestivi, linee di orizzonte, sagome di chiese e campanili, compressioni prospettiche e  dilatazione della scena, ferme linee di demarcazione e fuoriuscite dall’area di intervento artistico a cercare la terza dimensione. Una citazione sembra riassumere il tutto:
“…quelle intuizioni ed emozioni oscure e inspiegabili, che conferiscono una determinata qualità impalpabile e magica a certi luoghi, a certi aspetti della natura, a certe opere d’arte e anche a certe idee e persone” (Da C.G. Jung, “L’inconscio” (1918). In C.G. Jung, La psicologia dell’inconscio, Newton Compton Editori, Roma, 2006.)

[Continua]

Gruppo Donatello, attività 2015

Gruppo Donatello, attività 2015.

 

Il Gruppo Donatello, storico sodalizio artistico fiorentino ha superato il sessantesimo anno di età. Oggi la sua compagine è composta da ottanta soci ordinari tra pittori, scultori, fotografi, a cui vanno aggiunti soci aggregati e soci amatori cultori di altre discipline, anche non figurative. Viene di seguito riferita l’attività dell’anno da poco terminato.
Nel 2015 si sono svolte al Gruppo Donatello ben 19 mostre, a cui vanno ad aggiungersi le due collettive “Mostra in Piazza” e “Collettiva di Natale”. Gli Artisti del Gruppo hanno altresì allestito due presepi. In galleria si sono svolte anche conferenze e presentazioni di libri. La Giornata dedicata a Donatello, 13 dicembre 2015, ha visto la realizzazione di molti eventi: tavola rotonda sui temi dell’arte, la deposizione di ghirlande sulla tomba dello scultore; l’attribuzione del premio Donatello 2015 e consegna della ‘pisanelliana’ in bronzo.
Piace ricordare che gli Artisti hanno organizzato almeno tre cene sociali. Il Consiglio del mese di maggio 2015 è stato rinnovato, e nel mese di dicembre è stato eletto il nuovo presidente.

Cronologia
Il 2015 espositivo ha inizio con la mostra personale fotografica di Marco Chiarantini, inaugurata il diciassettesimo giorno del nuovo anno. Chiarantini è fotografo sperimentatore, infatti accanto ad un’attività più propriamente documentaria affianca un’attività creativa di elaborazione delle proprie immagini (a suo dire anche di quelle riuscite peggio!). Ecco così che nascono scene popolate da sagome di ballerini, attori sul palco e dettagliata oggettistica. Le opere sono in bianco-nero e stampate in formato molto grande. Il mixer BN/Large è vincente!

L’ultimo giorno di Gennaio inaugura la sua personale Adriano Danti. è Medico e anche figlio di Artista. Sono stati infatti post macchiaioli ben tre Danti! Gino Danti(1881-1968) nonno di Adriano, Amleto Danti (1904-1997) padre di Adriano, e oltre ai predetti nonno e padre è stato pittore post-macchiaiolo anche uno zio: Piero Danti (1910-2009). Adriano Danti in questa sua mostra personale “tradisce” la pittura classica a favore di un figurativo più libero costellato di segni, simboli, citazioni, che rimandano a mondi dell’adolescenza, della musica, dei mutamenti della società. Nell’opera di Adriano si incrociano vari tipi di memorie e si sa, semplificando assai, “La memoria fa ricordare un po’ quel che gli pare”. E’ un’arte quella di Adriano che tende al mutamento, al cambiamento. Ed è un cambiamento che, con il suggerimento, ma forse un vero e proprio invito, al ricordo della maestria pittorica di chi ci ha preceduto e a quello della memoria collettiva sociale e musicale (con aree di sovramissione), si avverte piacevolmente. Vedi anche altro articolo su questo blog

Il giorno di San Valentino è la volta di Fiorenzo Toniutti e Filippo Cianfanelli. Titolo della mostra è “Realtà e fantasia”. Curioso che come l’espositore della mostra precedente (Danti), anche Cianfanelli è medico e figlio d’artista; infatti è il padre Folco, pittore e disegnatore, il suo primo Maestro. Reperibili in Cianfanelli riferimenti alla pittura macchiaiola. Approfondimenti sul sito personale di Filippo
Fiorenzo Toniutti, formatosi all’Istituto d’Arte, offre allo spettatore una grafica davvero comunicativa ed emozionante; ha presentato interessanti ed espressivi ritratti (una bestemmia chiamarli caricature!) di numerosi personaggi, quasi tutti famosi. Per approfondire vedere il sito personale di Fiorenzo.

Amalia Ciardi Duprè e Paolo Pesciullesi sono i protagonisti della mostra “Il mito e la memoria” inaugurata il 28 febbraio 2015. I percorsi artistici dei due prestigiosi espositori parlano da soli. La mostra oltre alla prevista affluenza di pubblico, è stata arricchita dall’intervento del prof. Ugo Barlozzetti. Noi donatelliani abbiamo apprezzato tale intervento (come del resto tutti gli interventi di Ugo); non sapevamo però che di lì a poco avremmo avuto la fortuna di averlo per presidente!

14 Marzo. Si inaugura la collettiva di scultura “La Bottega di Amalia”. Opere di Martina Buzio, Elisabetta Collini, Mimma Di Stefano, Carla Piccioli, Patrizia Rensi, Paraskevi Zerva Mentre si svolge la mostra, nei vicini locali dello studio di Amalia, sono in corso lavori che porteranno all’apertura in un futuro assai vicino, del Museo Ciardi Duprè. Negli stessi locali vi è la scuola di scultura dove le sei espositrici odierne continuano il loro percorso sotto la guida di Amalia. Meglio di ogni altro discorso è fare proprie le parole di Amalia così come sono presenti nel catalogo della mostra: “Via degli Artisti è abitata da spiriti indipendenti ed appassionati che con entusiasmo si esprimono in forme modellate nella nostra bella e preziosa argilla toscana. Lo studio dove lavorano gli allievi è un vecchio deposito trasformato in laboratorio rischiarato da una parete a vetri. Lì nascono le forme dei sogni, delle passioni, degli amori che percorrono le nostre vite e colorano la nostra storia.”

28 Marzo 2015 Mostra personale di Maria Rita VitaI fili del tempo”. Un’Artista di cui si potrebbe dire davvero molto, ma qui, anche per motivi di spazio e per cogliere un momento significativo, piace citare Ludovico Gierut “Si tratta soprattutto di oli, come di tecniche miste e di acrilici, scelti tra quelli che ha realizzato abbastanza recentemente, che ne svelano e rivelano la pulsante energia ben concretata con un segno/colore mai dettato dal caso: le cromie di ognuno – danze di rossi e di verdi e di grigi perlacei, come d’azzurri e di rosa pallidi, blu oltremare e marroni bruciati… ”

11 Aprile. Mostra personale di Lucia FiorindiTrasparenze”. Anche in questo caso titolo inquivocabile. Le trasparenze sono quelle legate alla tecnica dell’acquerello che Lucia ha perfezionato alla scuola di un’altra pittrice, Fiorella Macchioni, anch’essa socia del Gruppo.

25 Aprile 2015. Un trio di artisti formato da Alberto Grazzini, Roberto McClintock, Daria Orlandini propone la mostra “Per diversi sentieri”. I sentieri sono quelli della pittura e quelli della fotografia. Con tante differenze, sì, ma, e soprattutto in questo caso, con numerose analogie e accostamenti, a formare un mixer spettacolare. Un mixer dove la pittura duetta con la fotografia in un gioco di allusioni, di invio di colore, di reciproci scambi con il bianco e nero delle foto; questi a sua volta il par restituire colori che “non ci sono”/”ci sono”, così come “non ci sono”/”ci sono” pennelli in altre stampe che ci si scorda essere fatte da un obiettivo.

9 Maggio 2015. Mostra personale di Anna Ricceri GuicciardiniFelini e fiori”. Mostra “che rispecchia non solo la capacità dell’artista, ma anche la sua attenzione ai temi naturalistici. Mostra arricchita da un bellissimo intervento del prof. Carlo Sisi, che ha ripercorso l’itinerario artistico di Anna sottolineandone momenti salienti.

22 Maggio 2015. Elezioni del Consiglio Direttivo. Le elezioni del nuovo Consiglio del Gruppo Donatello si sono svolte presso la sede in data 22 Maggio 2015. I Consiglieri eletti rimarranno in carica per il triennio 2015-2018. Sono stati eletti a norma di regolamento 13 consiglieri e 2 sindaci revisori. I soci eletti, presentati qui in ordine alfabetico, sono i seguenti: Enrico Bandelli, Giuse Benignetti, Antonietta Borgioli, Guido Del Fungo, Roberto Della Lena, Luisa Garassino, Giovanni Giusti, Luana Lapi, Umberto Muti, Gianni Oliveti, Marco Orsucci, Paolo Pesciullesi, Renato Piazzini, Silvia Serafini, Giuliana Signorini.

28 maggio 2015. Cena in galleria. Da sempre i Soci del Gruppo amano ritrovarsi in Galleria per una cena tutti insieme. Ottima occasione culturale-conviviale!

6 giugno 2015. Inaugurazione Mostra e presentazione del catalogo della “XLV Mostra in Piazza” È ancora piazza!

Programma molto articolato:
Sabato 6, nella sede del Gruppo, apertura della mostra fotografica “Luci della città”, (in collaborazione con la Soc. S.I.L.F.I), e premiazione dei vincitori.
Ancora sabato, in Piazza Donatello, alla presenza delle autorità, inaugurazione e presentazione del catalogo della “XLV Mostra in Piazza”, seguita un drink offerto dal “Caffè Storico Letterario Le Giubbe Rosse”.
La sera di Domenica 7, Concerto della Filarmonica Giuseppe Verdi del Comune di Fiesole e Premiazione di Luciano Artusi per la sua opera di divulgazione della storia e dell’arte fiorentine.
Lunedì 8 “Gioca con l’arte” laboratorio del legno e del colore, aperto a ragazzi di tutte le fasce di età, condotto in collaborazione con l’Associazione Fantulin – Bottega di Geppetto..
Mercoledì 10 – Ore 20 Chiusura della mostra, alle 20,30 cena degli artisti .
Riprese televisive come di consueto a cura di Fabrizio Borghini per Toscana TV
Piace ricordare tutti i nomi degli Artisti che hanno esposto pere di pittura, scultura, grafica, fotografia: Aiosa, Ajello, Andreoli, Balbo, Bandelli, Bandini, Bellandi, Beltrame, Berti, Biliotti, Biriaco, Bonamassa, Bonaretti, Borgioli, Buzio, Calamandrei, Campeggi, Cappello, Carlisi, Cecchetti, Chiarantini, Chiarini, Cianfanelli, Ciardi Dupré, Collini, Craighead, Del Fungo, Della Lena, Di Stefano, Donati, Faorzi, Florindi, Garassino, Giarre, Giovannini, Giusiani, Giusti, Goggioli A, Goggioli L, Grazzini, Guiccìardini, Imposimato, Lapi, Macleod, Mangani, Marasco Busoni, Martini, McClintock, Mercati, Monetti, Morandi, Muti, Nakadate, Naletto, Nardoni, Oliveti, Orlandini, Orsucci, Pandolfini, Paoli, Pazzagli, Perini, Pesciullesi, Piazzini, Poneti, Porcinai, Rosselli, Secci, Serafini, Signorini, Sparapani, Stolfi, Tacconi, Tamanini, Tanara, Tomberli, Toniutti, Vannini, Vita, Weber, Zingoni.

10 Giugno Cena sociale. La tradizionale sede delle cene (e a volte anche dei pranzi) dei Donatelliani è stata temporaneamente abbandonata a favore di cene in galleria e cene in piazza. Quest’anno la cena si è svolta ai “5 sensi” e il nome è di per sé un programma!

Sabato 19 settembre, alle ore 17, si riapre la Galleria dopo la pausa estiva con una bella mostra: “Forma e immagine”, sculture di Simone Biliotti e fotografie di Daria Orlandini. Protagonisti entrambi da altre mostre al Donatello, e con opere in presenza alla grande Collettiva “Quando l’arte unisce i popoli – Artisti dal mondo a Firenze per Expo 2015”. I due Artisti – Simone con la scultura, la pietra, la forma e Daria con l’immagine il bianco e nero (prevalente sul colore), il contrasto, la prospettiva – con diversi linguaggi comunicano emozioni non comuni. Vedi anche il video con intervento di Daniela Pronestì

3 Ottobre, Sincroniche, è la mostra personale di Giampaolo Beltrame. Grande pittore dalla tecnica straordinaria. Pur a pieno titolo inseribile in un filone surrealistico-iperrealistico,  Giampaolo offre di più;  sa raccontare una storia che è  tutta sua, dove personaggi e scenari sono accostati in maniera apparentemente caotica, ma se si va a cercare un ordine probabilmente c’è, ed è quello che rispetta ricordi e significati propri dell’artista e della sua storia.

17 ottobre. Martina Buzio e le sue “Piccole storie”. Martina, fotografa, è anche una delle scultrici allieve di Amalia Ciardi Duprè. In questa mostra presenti entrambe le discipline e anche molto altro, come l’intervento dell’attrice Anna Maria Castelli. Le piccole storie annunciate non sono percepite poi così ridotte. Spazi aperti e collage, strade e spiagge, riempiono il campo fotografico proponendo delle istantanei che impongono una lettura attenta e non solo un fugace sguardo.

1 Novembre, Domenica, e non sabato come di solito, Inaugurazione della Mostra di Maila Stolfi, pittrice e Alessio Salvestrini, fotografo. Presenti tanti soci del Gruppo unitamente frequentatori abituali, e non pochi rappresentanti del mondo dell’arte che ruota intorno al Caffe Storico Giubbe Rosse, tra i quali Riccardo Ghiribelli (alle Giubbe Rosse Direttore Artistico, al Donatello Socio Ordinario), Jacopo Chiostri (Giornalista e scrittore, anch’egli molto attivo nei momenti artistici alle Giubbe Rosse). Riccardo Ghiribelli e Jacopo Chiostri insieme a Roberto Della Lena hanno parlato del lavoro di Maila e Alessio. Si veda anche altro articolo in questo blog

4 Novembre, presentazione del libro “Il profumo dell’ombra” di Fiorella Macchioni, a cura di Roberto Della Lena e Giuliana Signorini. Romanzo garbato e avvincente, con personaggi ben tratteggiati; presenze e assenze significative compongono un mosaico di ricordi e di esperienze. Interessante l’inserimento di un epistolario chiarificatore ad arricchire ulteriormente la piacevolezza della lettura.

27 novembre. “Il Quartiere degli Artisti”, mostra fotografica “in trasferta”. Non uno, ma ben cinque dei nostri fotografi hanno allestito questa interessante mostra documentaria ove con le immagini raccontano appunto “Il Quartiere degli Artisti” dalle origini storiche ai giorni nostri. La mostra è stata presentata dal Prof. Arch. Amerigo Restucci e curata dai fotografi del “Gruppo Donatello”: Luisa Garassino, Roberto Mc Clintock, Daria Orlandini, Renato Piazzini, Giovanna Sparapani

Il 14 novembre inizia il “Viaggio interiore” di Wilma Mangani. L’artista ha una lunga militanza alle spalle e una presenza espositiva presso il Gruppo. Una sua personale sempre da noi del 2013 celebrava i 60 anni di attività!

Mauro Castellani e Giovanni Giusti con Fotografie e Dipinti inaugurano il 28 novembre, mentre nella vicinissima sede, contemporaneamente nasce il Museo di Amalia Ciardi Duprè (per il museo di Amalia vedi il filmato). Torniamo ai Nostri. Mauro Castellani fotografo e Giovanni Giusti pittore, il primo proveniente dal mondo della biologia e il secondo da quello dell’architettura generano opere – appunto foto e pitture – tutt’altro che scontate. Anzi! Le foto di Mauro sono fortemente indagatrici del mondo reale ma anche fortemente evocatrici e attente all’introspezione. Parimenti Giovanni propone geometrie e progetti che pur coerenti e corretti geometricamente e prospetticamente, lasciano affacciare la fantasia.

Il 5 dicembre conferito il  Premio Stenone al Gruppo Donatello. Al Gruppo Donatello è stata conferita la medaglia di benemerenza artistica “Nicolò Stenone” (in quanto associazione che dal 1947 promuove la figura di Donatello). I rappresentanti del Gruppo Donatello assieme ad altri Artisti premiati hanno ritirato la medaglia Sabato 5 dicembre 2015 nella Basilica di San Lorenzo dopo la Messa prefestiva pomeridiana.

8 Dicembre, a Villa Arrivabene, si inaugura “un” Presepe. Anche quest’anno 50 sagome di altrettanti personaggi hanno riempito il cortile antistante la villa, a comporre un singolare presepe. Inaugurato l’8 dicembre alla presenza di autorità e con l’accompagnamenteo di ben due concerti.

12 Dicembre 2015. Giorno assai importante e significativo Il Gruppo Donatello ha un nuovo presidente così recita il verbale:
“…con riunione straordinaria del Direttivo tenutasi sabato 12 dicembre con decisione unanime dei 13 consiglieri è stato eletto Presidente del Gruppo il Professore Ugo Barlozzetti”.

12 dicembre alla Banca di Cambiano si inaugura un secondo Presepe, precisamente nel giardino di Villa Fagan, in viale Gramsci 34, appunto la sede dell’Istituto bancario. Questo Presepe, esposto per tutto il periodo delle feste natalizie, ha la caratteristica di presentare personaggi esistenti, viventi, a dimensione naturale, che poi altro non sono che i professionisti, gli artigiani, i commercianti della zona. Sono intervenuti Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Natali già Direttore della Galleria degli Uffizi, Pierfrancesco De Robertis Direttore de La Nazione, Michele Pierguidi, Presidente del Quartiere oltre a Enrico Bandelli e Gianni Oliveti, ideatori del Presepe. Vedi anche http://www.bancacambiano.it/comunicazione/area-stampa/comunicati-stampa/comunicato/il-giardino-fiorentino-della-banca-di-cambiano-ospita-a-villa-fagan-il-presepe-dartista-del-gruppo-donatello/

12 Dicembre Inaugurazione della personale di Anna Maria Calamandrei SantiLe mie incisioni”, un titolo che non lascia spazio ad equivoci, per un’artista che si è formata al Bisonte, ovvero nella “casa” dell’incisione. Vedi il filmato con intervento di Daniela Pronestì

13 Dicembre Giornata Donatello. Giornata davvero ricca in tutti i sensi. Inizio alle 15 nella Cappella delle Stimmate con la tavola rotonda (da un’idea e per la cura del prof. Francesco Bandini) sul tema: ‘La bellezza salverà il mondo’. Alle 17, la presidente della Commissione cultura Maria Federica Giuliani, ed altre autorità, hanno sulla tomba dello scultore tre ghirlande – olivo, quercia e alloro – simbolo delle arti; a seguire proclamata l’attribuzione del premio Donatello 2015 a Bona Frescobaldi, rappresentante del FAI e promotrice di ‘Corri la Vita’. Alle 18,30 al Caffè Gilli premiazione della marchesa Bona Frescobaldi, a cui è consegnata la medaglia ‘pisanelliana’ in bronzo che la ritrae, modellata dallo scultore Gianni Oliveti.

26 Dicembre. Si chiude l’anno espositivo con la Mostra Sociale, ma essendo la prima parte, ecco che il 2016 (9 gennaio) si aprirà ancora con una Mostra Sociale, degli artisti che non avevano partecipato alla precedente. Un evidente segno di continuità!

(ARTICOLO NON DEFINITIVO)

Nuovo anno 2016 e “cose normali”

Scantavoletta

“Caminante no hay camino, se hace camino al andar…” (Antonio Machado, Cantares)

Nuovo anno, anno 2016 d.C.
Nuovo anno e nuovi propositi. Ci si guarda indietro, inevitabilmente, per analizzare i precedenti propositi dei precedenti anni, per fare poi una sintesi e una nuova proposta a se stessi. “A cose normali” come diceva spesso un mio amico, col passar del tempo si diventa più saggi; penso che molti di noi, fortunatamente, rientrino in quella dinamica di progressione biologica e psichica definibile appunto “a cose normali” (fr. Normalement; ingl. Normally).
Nello scorso anno appena finito, anno di mutamenti tangibili e non, visibili e non (e quelli non visibili son spesso i più importanti) credo, o almeno spero, di aver fatto qualcosa di buono. Mi riconosco il pregio di aver messo in pratica un precetto che mi hanno a suo tempo insegnato (prevalentemente dal ramo paterno), che ho sempre condiviso, ma che solo negli ultimi tempi ho tradotto in comportamento attivamente consapevole: valutare con prudenza astenendosi da facili giudizi persone, esperienze, accadimenti situazioni.
Quanto di positivo ci hanno dato deve esser messo in cassaforte; quando tali persone, esperienze, accadimenti situazioni ci si ritornano in mente sforziamoci di ricordare solo il “buono”.
Se poi di tali persone, esperienze, accadimenti situazioni ci troviamo a parlare con chicchessia impegniamoci a ricordare (noi) e far conoscere (a chi ci ascolta) anche stavolta il “buono”.
Dobbiamo risolvere, o almeno cercare di farlo, ogni criticità relazionale quale che sia l’ambiente d’origine. In particolare dobbiamo “aiutare” (e forse le virgolette sono anche di troppo) proprio chi le relazioni critiche le ha volontariamente e colpevolmente generate e, talora, usate come strumento di gestione, ma di fatto come strumento di discriminazione e/o destabilizzazione (divide et impera).
Fin qui ho parlato in definitiva di patologia dell’organizzazione (anche se il tema iniziale era Nuovo anno 2016 e “a cose normali”, ma si sa come si parte, meno come si procede, meno ancora come si arriva!), ma per proporre una visione positiva, teniamo presenti due elementi: il “Flex point” e la metafora “Rana nell’acqua bollente”! Saper cogliere il cambiamento e relativo cambio di rotta. Poi, e qui viene la metafora della rana, occhio ai cambiamenti lenti e graduali, si rischia di non saper reagire come a quelli improvvisi!
E il cambiamento di rotta talora è improvviso e inaspettato; il caso di quando prendendo parte a una discussione, ci viene il lampo di genio, diciamo una cosa straordinaria, diamo una svolta significativa e ci avviamo a riscuotere l’approvazione, il consenso l’applauso. Può tuttavia capitare il contrario, ovvero di fare gaffe, di dire cose inopportune, con il risultato di maledirci e chiederci perché non abbiamo taciuto!
Diversa l’esperienza – quasi tutti l’hanno provata – di cogliere, durante lo svolgimento di un esame (universitario, ma anche di altro tipo) il momento in cui si sa di avercela fatta, l’ansia cala, da quel momento non è più questione di risultato, ma solo di voto! Anche questo è un flex-point!

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