Ugo ricorda Gualtiero Sbardelli

Ugo ricorda Gualtiero Sbardelli

Sto raccogliendo documenti e testimonianze sul poeta e commediografo Gualtiero Sbardelli (1884-1949). tale raccolta è finalizzata alla stesura di un libro che sto scrivendo sulla sua vita, con particolare riguardo alle sue opere. L’interesse verso Sbardelli nasce in me dopo aver reperito interessanti documenti in possesso di mia nonna, che di Gualtiero era cugina “buona”. A Sarteano sono detti “cugini buoni” quelli di primo grado.

Di tanto in tanto emerge qualcosa di nuovo e, sulla convinzione che anche piccoli episodi del quotidiano possano farne emergere degli altri, mi decido a trascriverli. Oggi, qui, lo faccio riportando una chiacchierata con un Sarteanese DOC: Ugo Mancini.

Per chi fosse interessato, segnalo alcuni articoli su questo blog:

Bibliografia su Gualtiero Sbardelli. http://robertodellalena.altervista.org/bibliografia-su-gualtiero-sbardelli/

Gualtiero Sbardelli poeta e commediografo tra Roma e la Toscana http://robertodellalena.altervista.org/gualtiero-sbardelli-poeta-e-commediografo-tra-roma-e-la-toscana-anteprima-di-stampa-su-la-toscana-nuova/

http://robertodellalena.altervista.org/un-sonetto-ritrovato-di-gualtiero-sbardelli/

http://robertodellalena.altervista.org/il-poeta-di-sarteano-che-scrisse-recite-per-i-soldati-della-iii-armata-pubblicato-su-storia-storie-di-toscana/ 

Ma torniamo al tema.

Ugo Mancini, sarteanese classe 1936, ricorda di essere entrato la prima volta nella locane tipografia l’11 febbraio 1947, quindi da bambino. Probabilmente fu un segno del destino; infatti la tipografia di Sarteano diverrà il suo posto di lavoro prima come dipendente e successivamente come titolare. La tipografia fino al 1971 è stata situata nella centrale piazza Bargagli, successivamente si è trasferita in nuovi locali.

Ugo giovanissimo ricorda che Gualtiero Sbardelli, già vicino alla sessantina e probabilmente, con i parametri dell’epoca,  già pensionato, spesso presente in tipografia. Nonostante la sua lunga permanenza a Roma e nonostante le origini sarteanesi, Gualtiero non aveva inflessioni dialettali o le aveva appena accennate. La cosa non stupisce, avendo Gualtiero calcato le scene del teatro e  quindi verosimilmente avendo prestato attenzione alla dizione. Ciò non significa che Gualtiero non fosse legato alle sue terre,al contrario – lo si desume dalle sue poesie – era assai attaccato alle sue origini sarteanesi e a Roma che lo accolse. 

Ugo ricorda Gualtiero come un uomo distinto, elegante, con i calzoni alla zuava e i calzettoni color “cardinale”. Ciò é confermato anche dalle foto d’epoca di cui fortunosamente sono venuto in possesso.

Le visite di Sbardelli in tipografia – che Ugo ricorda piuttosto frequenti – probabilmente erano legate sia a motivi professionali che affettivi. Gualtiero Sbardelli che  aveva all’epoca già pubblicato almeno due libri di poesie e una commedia, si recava probabilmente in tipografia per pubblicare estratti e/o altro materiale fino allora inedito (e purtroppo almeno in parte disperso). Non è escluso che Sbardelli, anche direttore della scuola di teatro di Sarteano, curasse personalmente le locandine delle rappresentazioni teatrali di cui era autore e spesso anche attore protagonista. 

Oltre a tutto ciò Sbardelli era legato al mondo della tipografia in quanto egli stesso, dopo aver effettuato studi specifici aveva ha esercitato per lungo tempo la  professione di compositore tipografo o come precisa il nostro Ugo come “proto”. 

Al prossimo ricordo e speriamo alla pubblicazione del libro!