(Ri)proposte di fine anno e/o per il nuovo anno

Ancora un annuncio. Mi viene da farlo dopo aver parlato con il solito giornalista saggio che oramai considero una specie di spirito guida! Mi dice che non si deve essere sciatti, ma che non si può neanche rimandare all’infinito la pubblicazione di un articolo, perché a volte il perfezionismo fa sí che un articolo quasi perfetto rimanga in fondo a un cassetto (la rima è involontaria ma la lascio). E allora in questo scorcio di fine anno mi accingo a dare un’anticipazione di quanto mi ripropongo di pubblicare durante il prossimo anno.

I temi in via di pubblicazione, in vario stato di avanzamento, ma tutti abbastanza avanti sono i già annunciati:

  1. “Ricordi ed oblii”, Partendo dall’articolo divulgativo “Il ricordo e l’oblio” di Allen’s J., Orodio H. si propone un approfondimento con l’ausilio di testi importanti, o forse semplicemente si coglie l’occasione per parlarne. Alcuni di questi sono: Sigmund Freud: Significato antitetico delle parole primitive (1910); Sigmund Freud: Psicopatologia della vita quotidiana (1901); Cesare Musatti.: Trattato di psicoanalisi, (1967).
  2. “Laurens Van Der Post e Carl Gustav Jung”. Il rapporto tra due grandi attraverso libri, documenti, corrispondenza e testimonianze.
  3. “Marzo, aprile, maggio 2020. Il mondo visto da casa, la casa è il mondo”. Era nato inizialmente con l’idea della formula instant book. L’abbondante raccolta di materiale (giornali, alcuni libri recentissimi, ma anche agende personali, appunti, gruppi di discussione whatsapp, social network vari) ha suggerito di descrivere retrospettivamente quel periodo.
  4. “Neologismi e Neologisti”, Da una tesi di laurea veramente innovativa per l’epoca. L’anno era il 1952, la Tesi di Specializzazione in Psichiatria è quella di Marcello Cossio (1952), successivamente pubblicata (Cossio, M., Neologismi e neologisti, “Rivista di patologie nervose e mentali”, 1955, 76, pp. 713 e sgg)
  5. “A proposito di una raccolta di tavole in base 30 e 44”. Un lavoro a quattro mani. Testo e figure pariteticamente importanti. Di questo lavoro verrà pubblicata probabilmente solo una sintesi, essendo l’idea di progetto iniziale di stampare un libro.
  6. Un approfondimento sul poeta e commediografo Gualtiero Sbardelli, di cui già è stato presentato un sonetto.

A questi va aggiunto una articolo sul libro “Radicofani” di Alberto Luchini, un libro molto particolare, così ricco di notizie, di storia, , di fatti, di aneddoti, di citazioni da suggerire la stesura di qualcosa assai diverso dalla semplice recensione, ovvero una prova, un’esercitazione, forse un esperimento. Al di là di come definire, ovvero meglio che definire, sarà semplicemente pubblicare e proporre alla lettura.

Mentre scrivo mi viene in mente un vecchio testo dei primi anni ’80, una piccola operetta teatrale, sostanzialmente un monologo. Ambientato nella Firenze del 1977 e una sola volta rappresentata in un teatrino di periferia, il monologo è stato visto da non più di venti persone, pertanto è da considerare un inedito. Il testo fu addirittura smarrito (a proposito di ricordi ed oblii…!) ae per non perderne del tutto la memoria, tentai di farne un riassunto (fra i temi l’Università, un 33 giri di Nada, riviste, e, nonostante la brevità del testo, tanto ancora). Alcuni anni dopo saltò fuori l’originale dattiloscritto. Mi resi conto, confrontando l’originale con il mio riassunto, che a memoria avevo recuperato molto, non dico tutto, ma un buon ottanta per cento. Tuttavia l’eventuale riproposta di questa storia (sia come lettura, sia come rappresentazione teatrale), presenta un grosso limite, ovvero che chi non ha vissuto nel tempo e nei luoghi descritti, difficilmente potrebbe comprendere il testo, e quindi men che mai apprezzarlo. Da recuperare dunque? Forse, ma con modi e tempi, spazi e persone tutti da studiare. A fine di questa riflessione un ringraziamento a un ignaro interlocutore telefonico che involontariamente, ma provvidenzialmente mi ha riportato a quel testo di cui, forse per scaramanzia, per il momento non dico il titolo.

Bene dunque. Questi periodici annunci servono. Da una parte tengono alta l’attenzione sugli articoli “in corso d’opera”, dall’altro riportano alla mente cose che altrimenti, probabilmente, non sarebbero riemerse.

Ultima notazione, ma molto importante. A proposito di recenti articoli rilevo con piacere l’aumento di interazioni con i lettori, non molti ma stabili ed attivi. In particolare i suggerimenti di Alberto a proposito dell’articolo su Montepiesi, suggerimenti chiari, pertinenti, utili. Vorrei inserirli nell’articolo medesimo, ma devo chiedere ad Alberto il permesso di pubblicare il testo e il suo cognome! Ma adesso è tardi. Ci sentiamo presto. Per ora buon Natale e buon Anno!


PS Chiedo venia per eventuali errori di battuta.