Tempi e cose a margine di chiacchierata

Certe volte si scopre l’acqua calda. È un modo di dire, ma come altre volte sentito (e non a sproposito!), porre l’attenzione su qualcosa di scontato e naturale, è molto di più che scoprire l’acqua calda.
Il mio amico Bruno ebbe a scrivere tanti anni fa che un professionista praticava l’arte nei momenti “estranei” alla professione. Mi colpì molto che avesse usato la parola “estranei” e non quella di “liberi”.
Un altro amico, con due passioni diverse ma entrambi importanti diceva che ne praticava una in pubblico è una in privato, ma poi si riprese – giustamente – e si accorse che meglio avrebbe descritto la cosa come pratiche in pubblici diversi, ovvero pubblici mirati, preferenziali, scelti, individuati o quant’altro.
Rimettendo insieme il tutto sono entrato nell’ordine di idee che non è tanto importante avere pubblici diversi per diverse passioni, ma forse è pericoloso, o quantomeno dannoso, introdurre elementi di una passione presso il pubblico di altra passione. Ho capito forse cosa intendeva Bruno per “tempi estranei”!

(Articolo non definitivo)

image