Scansioni temporali di vario genere

Ci sono fenomeni che…

“Nel 1995 pensai di aver capito tutto; nel 2015 mi sono convinto di non aver capito niente!” (Anonimo)

“Quella rabbia sproporzionata di difficile spiegazione, e di ancor più difficile interpretazione….”
(J.A., 1999 ca)

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Aspettai tre anni prima di esprimere un qualsivoglia giudizio, prima di trarre conclusioni, prima di maturare convinzioni. Pensai molto a quella rabbia, a quella persona rabbiosa, alla ricerca di un perché e di un per come, senza giungere a significative conclusioni. Mi colpiva molto il fatto di essere di fronte a un soggetto i cui mezzi e le sue risorse oggettive avrebbero consentito alla maggior parte delle persone serenità e forse felicità. Non era né serena né felice. Dal suo rapportarsi col mondo appariva evidente disprezzo e disgusto verso molti (e verrebbe da dire tutti). Colpiva altresì uno “strano modo” di esercitare la violenza: alzare la voce, andare via girando il culo e continuando a blaterare e – dico io – sperando di ottenere un effetto: essere rincorsa. Strana dinamica; quasi che il carnefice/cacciatore desiderasse essere rincorso dalla vittima/preda.
Al terzo anno osai sentirmi abbastanza sicuro da mettere alcuni punti fermi. Ma prevalse la saggezza e una convinzione fra tutte si impose: la convinzione che più si conosce, più si dubita.
Non faccio menzione volutamente del contesto a cui mi riferisco, ma credo che sia tutto sommato superfluo precisarlo, anche perché i contesti a cui è applicabile la riflessione sono molti, forse moltissimi.

[vistosamente incompleto e incomprensibile, continua]

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