Curiosità & morbosità

E’ comune osservazione come recenti e tragici fatti di cronaca abbiano suscitato morbose curiosità. Eppure, presa da sola, la curiosità è qualcosa di positivo, una dote alla base della conoscenza!

L’esagerata attenzione a fatti di sangue e di dolore altrui potrebbe forse esser riportata a una sorta di meccanismo di difesa (l’assunto di base, estremamente semplificato, è che le disgrazie, come la disgrazia estrema, la morte, riguardano gli altri e non noi stessi!). E’ altrettanto osservazione frequente, del resto, come il “creare disagio nell’altro” sia modalità frequentemente riscontrabile nelle dinamiche interpersonali di soggetti che ricorrono ad aiuto per un “proprio disagio”.

Allora l’altrui dolore, l’altrui disagio, comunque lo si inquadri e qualsivoglia rilevanza abbia, sempre più spesso appare personaggio principale del teatro della vita.

Casi di curiosità morbosa maldestramente mascherati sono reperibili anche a un osservatore non particolarmente esperto. Talora il morbocurioso pone domande di cui giá conosce la risposta, ovvero cerca conferme (oltre che strategia rozza di ottenere, anzi estorcere con l’inganno, informazioni, è una sorta di ipoteca per poter un domani che se ne presentasse l’evenienza, di scaricare sul malcapitato interlocutore la paternità del contenuto del messaggio diffuso). Fortunatamente anche persone non particolarmente esoerte in psicoterapia o in comunicazione possono essere in grado di riconoscere (e quindi evitare) tali ingombranti interlocutori. Hanno di solito un verbale e un non verbale abbastanza caratteristico. Come detto pongono domande, su fatti a loro estranei o incongruenti con loro, di cui conoscono (o credono di conoscere) la risposta e già questa condotta insospettisce, normalmente si chiede conferma di cose oggettivamente rilevanti e/o importanti personalmente. La mimica del volto del morboso è poi accentuata dalla contrazione muscolare eccessiva e da un progressivo avvicinamento della propria faccia a quella del malcapitato.

Ovviamente trattasi di appunto assolutamente preliminare, da riprendere e approfondire.