Ventiventi

Ed eccoci dunque all’inizio della terza decade del ventunesimo secolo del secondo millenio. Il duemilaventi in lettere, il 2020 in cifre, che molti hanno deciso di chiamarlo confidenzialmente ventiventi. Fa un certo effetto pensare che il “lontano” 2001 dell’Odissea nello spazio che pareva così lontano quando uscì il film (correva l’anno 1968), ha compiuto già l’età in cui gli umani si lasciano dietro le spalle le superiori per approdare all’università o fare l’ingresso nel mondo del lavoro! Ma questo è. Fa un certo effetto anche ricordare che ben venti anni ci separano da quel 31 12 1999 quando il millenium bag doveva provocare disastri informatici inenarrabili, ma in realtà e per fortuna non avvenne! Bisestile, il duemilaventi, oramai appellabile anche ventiventi è venuto alla luce poche ore fa. Molti lo hanno salutato a casa, molti nelle piazze, altri in discoteca, altri tra cui io a teatro. E anche dal palco veniva in qualche modo un messaggio sull’inesorabile scansione temporale. Ho visto infatti “Canto di Natale” o “A Christmas Carol”  che dir si voglia tratto dal romanzo di Charle Dickens e rappresentato dalla  Compagnia dell’Alba. Ebenezer Scrooge era interpretato Roberto Ciufoli (ex Premiata Ditta). Chi ha letto il libro o visto il film ben sa che tre spiriti compaiono in scena, lo spirito del Natale Passato, quello del Natale Presente, quello del Natale futuro…

Per ora buon anno a tutti e appena posso aggiungerò dell’altro…

E pensare che proprio oggi, il primo dell’anno mi ero riproposto di postare un articolo su una vecchia costruzione in via Lorenzo Il Magnifico! Beh avevo scelto anche un bel titolo, ma oramai quell’articolo è destinato a rimanere ancora allo stato di bozza, titolo compreso.