La casa è sempre lì….

In area Porta al Prato ho una “visione” ricorrente. In realtà non è una visione, ma una veduta. Una veduta sempre uguale (almeno in parte) e sempre diversa (almeno in parte).
L’ho vista camminando a piedi, passando di lì in bicicletta, in motorino, in auto, in bus.
Si tratta di una costruzione, una bella costruzione, nata probabilmente più di due secoli fa. A seconda del punto di osservazione offerto dal diverso mezzo di locomozione ne ho potuto cogliere prospettive e particolari diversi: un bel cancello, un solido muro di cinta, solido ma con alcune falle più o meno accentuate, finestre ampie con persiane di legno (che si vedono sempre meno), fiori, piante vasi, erba.
Negli anni. – tanti – ho visto abbandono, restauro, erbacce nate spontaneamente, facciata scrostata, facciata imbiancata, stato cadente, stato maestoso. È ancora, ma di ciò non ho prove, destinazioni di uso diverse, uffici, abitazione, ditte, forse frammentazione forse riunioni di ambienti e di stanze.
In certi periodi la casa mi ricordava un fumetto di Crepax, dove appunto ne compariva una simile, in altre occasioni ho fantasticato circa se è chi la abitasse. È stata ed è una compagna di viaggio, di brevi viaggi urbani. In qualche modo mi ha sempre raccontato, trasmesso qualcosa.
L’ho vista anche stamani.