“Io avrò detto male, e lui avrà capito peggio”

Un ricordo lontano, molto ma molto lontano, ma tutto sommato molto preciso. Dopo un diverbio con un amico, io bambino dico “Io avrò detto male, e lui avrà capito peggio”. Ricordo bene le parole – quelle ricordate or ora – e il posto: il mio paese. Non ricordo invece precisamente da chi fosse composto il pubblico (ristretto) al quale profferii la frase, ma quasi certamente erano adulti. Ho qualche incertezza anche sul nome del mio coetaneo, ma credo che si chiamasse Flavio.
Ebbene, l’unica certezza, l’unico ricordo netto, e quindi significativo, è quello della frase. Probabilmente l’avrò detta per caso o perché sentita precedentemente da qualcuno, ma è curioso come con decine di anni in anticipo del mio percorso formativo personale, abbia stabilito una sorta di descrizione della comunicazione efficace, suggerendo come nella catena comunicativa o l’emittente o il messaggio o il ricevente, o anche due di essi, o forse tutti e tre non fossero stati adeguati!

(Testo non definitivo)

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