Pellegrino

Pellegrino Della Lena (Sarteano 16 Gennaio 1893 – Firenze 26 Giugno 1971)

Pellegrino Della Lena (Sarteano 16 Gennaio 1893 – Firenze 26 Giugno 1971)

Era mio nonno, era il 1971, erano proprio 50 anni fa. Era anche l’anno della mia maturità.

Il nome Pellegrino non sembra nel suo caso uno dei più appropriati; pare che derivi dalla figura di colui che viaggia per motivi religiosi; il nonno non era viaggiatore e la religiosità non era proprio fra le sue qualità più spiccate. Il nonno era sempre vissuto a Sarteano, e tra i suoi pochi spostamenti dal paese – eccezion fatta per il servizio militare e per la caccia – credo di ricordare solo quelli motivati da ricoveri ospedalieri.

Pellegrino altrimenti detto “Pelle” o “Pellè” per molto tempo aveva gestito assieme alla nonna una trattoria in piazza XXIV Giugno, che aveva più precisamente l’ingresso in via dei Goti; dai locali della trattoria una scala portava all’abitazione al piano di sopra. Uomo semplice e dai modi non eccessivamente raffinati – ma questo era forse il suo fascino – cacciatore cercatore di funghi, buon conoscitore, pur autodidatta, della flora, della fauna, dell’area territoriale di Sarteano e dei comuni limitrofi, area dalla quale raramente si era allontanato. Di nonno Pellegrino ho molti ricordi dei quali varrà la pena parlare a parte; ricordo la sua cagnolina Diana (chissà se il nome fu dato in onore di Artemide o no?!), ricordo la sua disinvoltura sicurezza nel muoversi dentro i boschi quando si andava a cercar funghi, ricordo un episodio in cui per la via di Fuori mostrò grande coraggio. In paese sono recentemente venuto a conoscenza di altre avventure di “Pelle” relative alla sua vita di gestore in bottega e di cacciatore nei boschi. Ma questo non è il posto per entrare nel dettaglio; queste righe sono per ricordarlo con semplicità (come semplice del resto era Lui) a cinquant’anni dalla sua dipartita.

Ricordo che già alcuni anni prima della sua scomparsa era stato ricoverato a Siena, a Santa Maria della Scala, lo storico nosocomio proprio davanti al duomo e di esserlo andato a trovare; peraltro allora io e miei genitori vivevamo a Siena dove ci eravamo trasferiti già da un po’ di tempo. Il nonno stette ricoverato per un periodo relativamente breve e dopo qualche tempo rientrò a Sarteano sereno e ristabilito.

Non fu così nel 1971. Io vivevo già a Firenze e a Firenze nonno Pellegrino trascorse il suo ultimo periodo di vita, ricoverato in un reparto di medicina interna dell’Ospedale di Careggi, per l’esattezza al “Ponte nuovo” (che in seguito avrei frequentato a più riprese durante gli studi della facoltà di medicina, ma anche questa è un’altra storia da raccontare un’altra volta).

Pellegrino terminò il suo percorso di vita su questa terra proprio al “Ponte nuovo” e proprio il 26 Giugno 1971. Proprio cinquant’anni fa.

Ti ricordo con affetto; ciao nonno ovunque tu sia!