Giuliana Signorini. Un vortice, un libro, un ricordo.

Una mostra in ricordo di Giuliana Signorini a un anno dalla scomparsa, voluta dal figlio Nicola ma parimenti da tutti i soci – ma soprattutto amici – del Gruppo Donatello, storico sodalizio artistico -culturale fiorentino,  di cui Giuliana è stata una figura significativa per oltre venti anni, ricoprendo vari incarichi e la vicepresidenza per più mandati. La mostra è stata inaugurata il 15 Febbraio 2020. Il titolo “Giuliana Signorini. Un affettuoso ricordo” dice tutto. 

La memoria mi riporta al febbraio 2019, a Firenze, centro storico. Stavo assistendo  assieme ad un amico, Moravio, alla presentazione di un libro di un altro amico, Guido. Giunge  una  telefonata di quelle che non vorresti mai sentire. Giuliana, un’emergenza improvvisa, il ricovero, il tam tam fra amici e conoscenti… Le speranza quasi zero, e tale di li a poco  confermata. La perdita, la perdita di Giuliana. Una perdita per la Sua famiglia, per i Suoi amici, per gli artisti del Gruppo Donatello, che poi, ancora sottolineo,  sono anch’essi amici e molti di loro da lungo tempo.

Giuliana Signorini è stata un’artista, un’artista importante, pittrice con uno stile assolutamente personale e riconoscibilissimo; inconfondibili i suoi vortici, ma anche disegnatrice, scultrice (Ad esempio dal 1995 una delle sue numerose sculture “Meteora” fa parte dell’arredo urbano di Firenze), mosaicista, medaglista (a questo proposito va ricordato che è di Giuliana, tra le altre, la medaglia per Roberto Cremoncini nel 2005). Giuliana è stata anche molto altro: appassionata di sci, arbitro della medesima disciplina sportiva, promotrice di eventi. Per più di trent’anni membro attivissimo del Gruppo Donatello, dove ha ricoperto per più mandati la carica di vice presidente, ha coordinato le attività di allestimento delle mostre (attività questa che richiede molta più esperienza e capacita di quanto si possa pensare) , ha per molti anni curato il catalogo mostra in piazza, una delle manifestazioni fisse annuali del Gruppo. Tra le tante iniziative piace ricordare che Giuliana con l’allora presidente Francesco Bandini ed altri soci scelti, partecipò all’importante Salon d’Automne a Parigi nel 1992. Altra notevole esperienza da menzionare è quella de  “Le Artiste Fiorentine a Filadelfia”, uno scambio di ospitalità tra artiste americane e italiane. Ancora la partecipazione alla realizzazione del  Murales presso il Centro Anziani Fiorentino di  Via Luna, insieme ad altri artisti Donatelliani  nel 1995. Ricordo queste esperienze artistiche, che sottolineo, sono solo una parte di quanto Giuliana ha espresso durante la sua lunga ed intensa attività. Tra i riconoscimenti, ma proprio per ricordane uno tra i tanti, il recente Premio Leoncino assegnatole a Pistoia nel 2017.

Mi piace citare anche alcuni ricordi personali: un suo  libro ancora “in press”. Scritto da Giuliana, regalatomi da Giuliana, un regalo di cui vado fiero. Poche le copie che aveva distribuito. “La mia guerra”, questo il titolo, mi ha fatto scoprire una Giuliana a me sconosciuta fino ad allora. Una storia che ha visto una piccolissima Giuliana a Roma e poi un po’ più grandicella a Pistoia durante i difficili momenti periodo bellico.  Una lettura davvero istruttiva e un invito alla riflessione. Poi per me una sorpresa ulteriore, dato che di Giuliana ben conoscevo la  pittura, le sculture, i disegni, ma non gli scritti.

Andando ancora a memoria

Molte sono state le personali di Giuliana, e non solo di pittura; nell’ormai lontano 2008. ne allestì una dedicata a “Opere su carta 1978-2008). In quell’occasione  Emilio Signorini scrisse un bel testo di presentazione. Va qui piacevolmente ricordato che Emilio, marito di Giuliana e avvocato, ha più volte scritto per il Gruppo Donatello, ad esempio è suo il testo per la bella collettiva “Futurismo al Donatello” (2009).

Ricordo l’autoritratto di Giuliana con la sua caratteristica treccia presentato a “Tratti ritratti autoritratti” 4 aprile (2012); ricordo ancora “4+1” del 2016 che vedeva insieme madre e figlio, Giuliana e Nicola, pittura e fotografia coordinate completate e arricchite da installazioni. Precisò Giuliana in quell’occasione come accanto agli elementi “acqua aria terra e fuoco” fosse accostato un ulteriore quinto elemento: l’uomo.

Ancora ho avuto il piacere di essere stato scelto da Giuliana e da Nicola  ad intervenire a ben due loro già ricordate mostre “Quattro più uno del 2016” e una mostra successiva del 2018 intitolata semplicemente “Giuliana e Nicola Signorini”.

Mi fermo qui, conscio di aver detto poco, ma solo perché volevo da subito scrivere qualche riga per ricordare Giuliana e ho tratteggiato inevitabilmente quanto la memoria mi ha suggerito, ma ci sarà ben altro da dire e da fare per ricordare Giuliana, dopo la recente mostra voluta dal  figlio Nicola e da tutti i Donatelliani.

(non escludo di riprendere in mano questo testo, di ampliarlo, di aggiungere ulteriori ricordi; anzi ne sono certo)