Bollettino per i “naviganti”

I naviganti sono naturalmente i lettori del blog, di questo blog. In definitiva naviganti poteva essere scritto anche senza virgolette, essendo parole come internauta, o semplicemente navigazione internet, ben inserite da tempo nel vocabolario e da ancora prima Nel linguaggio comune.

Precisazione. Le numerose, troppe, frasi in parentesi che troverete e che rendono forse fastidiosa la lettura, mi sono in realtà venute in mente mentre scrivevo e le ho fissate per non dimenticarmele. Non necessariamente sono cose pertinentissime, ma perché nell’era del valore aggiunto, non metterle! Confesso che sono stato forse influenzato da alcune lettere di Gualtiero Sbardelli che ho recentemente acquisito e che sono scritte fitte fitte e piene di richiami e note nonostante che nel 1947 non esistesse Word (ma questa é davvero un altra storia; comunque chi fosse interessato a Sbardelli può leggere un articolo in questo blog)


Scrivo dunque queste righe – come una sorta di comunicazione work in progress (ma poi perché non si dice stato avanzamento lavori?} e momento interattivo – dedicate agli amici coinvolti in articoli che dovranno uscire a breve (sia qui sia sulla carta stampata) dato che oggi sarò impegnato a seguire Convegno Simfer al Fuligno in via Faenza (oggi diventati il centro di formazione di Montedomini) per buona parte della giornata e difficilmente potrò dedicarmi ai due articoli. Approfitto dunque per creare un momento di confronto con coloro che sono partecipanti, citati, o ad altro titolo coinvolti in quanto narrato.

Spero di poter avere risposte, conferme, consigli, critiche e quant’altro sull’articolo dedicato a medici artisti pittori, fotografi, scultori e cyber artisti (ma si dirà poi così o forse basterebbe parlare computer art?) e all’altro articolo in ricordo di Lelia.

Medici artisti. Impossibile in una pagina descrivere tutto quanto avvenuto al Donatello il 30 aprile scorso. Ho sottolineato medici artisti e non pittori, in quanto la schiera dei fotografi e cultori di computer art, compreso chi scrive, è percentualmente ben rappresentata! Ho pensato di tratteggiare la storia del sodalizio a partire dagli anni ‘60 ai nostri giorni, ricordando gli spazi espositivi e le segnalazioni sulla stampa. Descriverei, in termini di gruppo, numero di espositori, tecniche usate, stili proposti. Inserirei un collage delle opere esposte, ovviamente un’opera per artista, cercando di mettere in didascalia nomi e titolo dell’opera. L’articolo verrà pubblicato su La Toscana Nuova di Giugno.

Lelia. Lavoro facile è difficilissimo ad un tempo ricordare Lelia. Ho deciso e concordato con la redazione di focalizzare la trattazione sul rapporto di Lelia con il Gruppo Donatello, con i Donatelliani. Il concetto di Donatelliani che ricordano una Donatelliana è annunciato fino dal titolo! Ho chiesto e ottenuto testimonianze dai Donatelliani, testimonianze che non si sono fatte attendere tramite mail, whatsapp, telefono, testimonianza orale diretta. Vorrei riuscire a scrivere un ricordo corale, per quanto possibile originale. Mi hanno particolarmente colpito resoconti di amici andati a far visita a Lelia nel suo studio e le atmosfere che l’ambiente di lavoro trasmetteva. Interessante la testimonianza di Enrico relativa all’esecuzione di un murales assai particolare in una scuola di un paese del pistoiese. L’articolo verrà pubblicato su La Toscana Nuova di Giugno.